27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Cronaca pugliese

Bari, omicidio estetista: indagato ex fidanzato

Tra indizi e lacune, attesa per autopsia e alcuni esami tecnici

BARI - Per l'omicidio di Anna Costanzo, l'estetista 50enne uccisa nella notte tra il 10 e l'11 luglio nella sua casa di Bari, è indagato, Alessandro Angelillo, commerciante 35enne, ex fidanzato della vittima.

Le indagini - avvertono dalla squadra mobile barese - sono in corso, per ora infatti ci sono indizi, interrogativi, lacune e incongruenze, sulle quali gli i investigatori stanno lavorando per far luce, e per questo aspettano gli esiti dell'autopsia e il risultato di alcuni esami tecnici.

Gli agenti infatti hanno rilevato in casa della donna, dove si è consumato il delitto «luoghi artatamente alterati». Il cadavere, seminudo, di Anna Costanzo è stato trovato nel bagno - ma tracce di sangue sono state trovate anche in camera - e sulla testa il segno di una ferita forse causata da una statuetta, ritrovata in casa; ma sarà l'autopsia - avvertono gli investigatori - a chiarire le cause del decesso. Quella notte nessuno sentì nulla dall'interno dell'appartamento. E non ci sono segni di effrazione. Tra gli altri indizi una macchia trovata su una scarpa dell'indagato, ma dovrà essere esaminata per accertare se sia di sangue e se sia della vittima.

Poi ci sono alcune lacune: l'ex fidanzato in questura come persona informata sui fatti, durante le 20 ore di interrogatorio, non ha chiarito alcuni aspetti e a certe domande non ha risposto. Inoltre si è rifiutato di sottoporsi al test del Dna. Così il 35enne da persona informata si è ritrovato indagato, a piede libero.

Gli investigatori inoltre aspettano l'esame dei due pc della vittima affidati alla polizia postale. Ma c'è anche un altro particolare su cui si punta: proprio la notte dell'omicidio sul profilo Facebook della vittima è apparso uno 'strano' messaggio, dove l'estetista parlava di un possibile arrivo a casa sua di «tre tipi», conosciuti da poco. Gli investigatori stanno cercando di capire se e e chi altri avesse accesso al profilo, in caso positivo potrebbe essere un altro tentativo dell'assassino di depistare le indagini.