10 dicembre 2024
Aggiornato 05:30

CEI: calano le quote dell'otto per mille per la Chiesa cattolica

«Adista» pubblica i dati del 2009 (dichiarazioni 2006): -3,8%

Città del Vaticano - Calano le quote dell'otto per mille destinate alla Chiesa cattolica: dal 2008 (periodo d'imposta 2004) al 2009 (periodo d'imposta 2005) il calo è stato di 3,8 punti percentuali. A pubblicare i dati è l'agenzia stampa 'Adista', che rende noto un documento interno della Cei - intitolato 'Presentazione e approvazione della ripartizione e assegnazione delle somme derivanti dall'8 per mille per l'anno 2009' - illustrato dal segretario della Cei Mariano Crociata all'assemblea generale dei vescovi italiani di maggio.

I fondi attribuiti dallo Stato alla Chiesa cattolica in base alle firme dei contribuenti è calato dall'89,82% del 2008 al 86,02% del 2009, dai 1002,5 milioni di euro del 2008 (che facevano riferimento alle dichiarazioni del 2005 relative ai redditi del 2004) ai 967,5 milioni di euro del 2009 (che fanno riferimento alle dichiarazioni del 2006 relative ai redditi del 2005). Il calo di 34,9 milioni di euro, spiega il segretario Cei nel documento, è dovuto «in parte (15,1 milioni di euro) all'aumento della percentuale delle firme per lo Stato, in parte (19,8 milioni di euro), alla diminuzione del conguaglio che si riceve ogni anno in gennaio».

A fronte di entrate pari a 967,5 milioni di euro, per coprire la spesa complessiva di 1009,5 milioni (381,3 milioni per il 'sostentamento del clero', 205 milioni per la 'carità' e 423,2 milioni per il 'culto e alla pastorale') la Cei ha dovuto attingere al fondo di garanzia creato nel corso degli anni (il cosiddetto 'accantonamento a futura destinazione per le esigenze di culto e pastorale e per gli interventi caritativi'). L'esborso ha quasi prosciugato tale accantonamento e, di conseguenza, la relazione di Crociata spiega che sarà necessario, in futuro, «provvedere alla ricostituzione del fondo» che «si rivela provvidenziale per contenere gli effetti delle ricorrenti oscillazioni delle risorse disponibili».

Se il 2009 «rappresenta il punto minimo delle entrare dell'ultimo triennio», la Cei afferma di poter guardare ai prossimi due anni, 2010 e 2011, con «prudente fiducia, in quanto il gettito Irpef degli anni 2006 e 2007 è cresciuto significativamente». Le previsioni si basano sul presupposto che le firme a favore della Chiesa cattolica risalgano (all'87% per le dichiarazioni del 2007 e all'88% per il 2008). Nel più lungo periodo, però, la Cei rileva con preoccupazione «che il gettito dall'8 per mille potrebbe subire negli anni 2013 e 2014, in corrispondenza con la possibile riduzione dell'Irpef del periodo 2009-2010, coincidente con l'attuale crisi economica».