24 aprile 2024
Aggiornato 09:00

Papà di Noemi al Mattino: «Ecco la mia verità»

«Nel 2001 ho perso un figlio e allora ci è stato molto vicino»

NAPOLI - Elio Letizia, il papà di Noemi, rompe il silenzio e decide di raccontare quando e perché ha conosciuto il presidente Berlusconi. Lo fa in un'intervista a Il Mattino.
Una decisione, dice, presa «per difendere la mia famiglia e fermare questo fiume di falsità che da un mese ha travolto l'esistenza di una ragazza che ha appena compiuto 18 anni».
«Dico chiaro e tondo che mia figlia è illibata - continua Letizia - il resto sono solo illazioni. (...) Nessuno può smentire questo, da Veronica Lario in giù». E sulle tante voci che si sono rincorse in questi giorni precisa: «Se vogliono si può fare la prova del Dna».

La prima volta che Letizia ha incontrato Berlusconi fu nel 1990 in un'occasione pubblica in qualità di presidente del Milan. Poi, nel maggio 2001, in piazza Plebiscito a Napoli, si avvicinò a Berlusconi dopo un comizio elettorale e «gli chiesi se potevo portargli in dono delle cartoline antiche. Mi disse - ricorda - di prendere contatti con la segreteria attraverso una guardia del corpo per sapere dove portare il regalo, così feci».
Poi, il 28 luglio del 2001, Yuri, il figlio 19enne di Letizia, morì in un incidente stradale schiantandosi con la sua auto sulla Salaria mentre rientrava al distaccamento dell'aeronautica militare del Monte Terminillo dove svolgeva il servizio di leva.
«Feci arrivare la notizia al presidente e due giorni dopo mi viene recapitata una lettera scritta a mano da Berlusconi - aggiunge - una lettera accorata, toccante. Credo sia nato quel giorno il mio rapporto con lui».

A Natale, poi, Letizia in compagnia della moglie e della figlia si recarono a Roma per delle compere e fu allora che presentò loro il Cavaliere. «Lui disse a Noemi, che allora aveva dieci anni, `Considerami come il tuo nonnino'. Allora intervenni e dissi: `Nonno mi sembra ingeneroso, meglio che lo chiami papi».
E in merito alle cena a Villa Madama, Letizia precisa che la figlia «aveva espresso il desiderio di vedere una sfilata di moda dal vivo e avevo chiesto al presidente se poteva accontentarla. Fummo invitati a Roma. Noemi andò a Villa Madama e io rimasi a Palazzo Grazioli con Alfredo, il maggiordomo, a vedere la partita dell'Italia».

E la festa del Milan? «Era il giorno in cui Noemi era stata convocata per il provino a Retequattro con Emilio Fede al quale era stato inviato un boook di foto insieme ad altre decine di ragazze per diventare `meteorine'. Erano partite in aereo Noemi e sua madre. Dopo il provino furono invitate alla festa. (...) Qual è lo scandalo?».