29 marzo 2024
Aggiornato 12:30

Immigrati: arrivano i mini-sbarchi, contromossa a respingimenti

Riportarli in Libia alla spicciolata farebbe lievitare i costi

PALERMO - Far costare di più al contribuente italiano, quantomeno come consumo di carburante delle motovedette, i respingimenti di migranti. Sembra questa la nuova strategia dei trafficanti di esseri umani sulle rotta «Africa-Lampedusa» per contrastare le iniziative del ministro dell'interno Roberto Maroni che, stringendo un patto con la Libia, riteneva di aver risolto il problema.

Invece, gli ultimi arrivi di oggi, (una ventina di clandestini fra Linosa e Lampedusa che peraltro sarebbero salpati dalla Tunisia e non dalla Libia ndr.) di piccoli gruppi di migranti, sembrano segnare l'inizio di una nuova `era' che costringerebbe le motovedette italiane a fare, quantomeno per tutta l'estate, avanti e indietro dalla Libia per `scaricare' i migranti in Libia.

All'inizio del fenomeno i migranti arrivavano alla `spicciolata', in pochi a bordo di piccole barchette. Poi i trafficanti si sono `ingegnati' e hanno cominciato a sfruttare la disperazione di tanti organizzando veri e propri `viaggi della speranza' con barconi sempre più grandi. Adesso che l'Italia ha avviato la nuova politica dei `respingimenti' arriva la nuova `strategia' per far giungere gli immigrati a Lampedusa: dotarli di piccole barche. Una scelta che sembrerebbe dettata dalla minor pericolosità dei viaggi, visto l'avanzare della bella stagione e del costante miglioramento delle condizioni del mare ma, forse, anche per `stressare' le nostre sentinelle del mare e rendere molto onerosi i respingimenti.

I migranti arrivati oggi nelle Pelagie, sono stati tutti imbarcati sul traghetto per Porto Empedocle, da dove poi saranno trasferiti al centro di Pian del Lago di Caltanissetta.