2 maggio 2024
Aggiornato 14:30

Immigrati, Vaticano: Meritano rispetto, ammirazione e gratitudine

Monsignor Vegliò: «Sono una presenza preziosa e indispensabile»

Città del Vaticano - «I responsabili della politica, delle amministrazioni centrali e locali, dell'informazione, dell'opinione pubblica, di tutta la cittadinanza» guardino con «occhi nuovi» gli immigrati perchè la loro presenza «è preziosa e indispensabile in questa città».

«Meritate rispetto, ammirazione ed anche gratitudine». E' quanto ha sottolineato monsignor Antonio Maria Vegliò, nuovo presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti, successore del cardinale Renato Raffaele Martino, nell'omelia tenuta domenica a San Giovanni in Laterano per la Festa dei Popoli, ma il cui testo è stato diffuso oggi dal dicastero vaticano.

«Sorprende il fatto che qui tra noi - ha detto - vivono fianco a fianco da veri fratelli provenienti da regioni o etnie che nella terra di origine sono divise, persone in tensione tra loro e in lotte anche violente. Qui tra tutti noi regna la pace, la concordia, la riconciliazione, ci sentiamo unico Popolo di Dio, unica Chiesa per la cui unità Cristo ha pregato ed ha versato tutto il suo sangue. Voi siete espressione eloquente, anche sul piano civile, di una umanità riconciliata; e siete espressione, sul piano ecclesiale - ha aggiunto monsignor Vegliò - di una Chiesa che, grazie anche a questa vostra presenza cosmopolita di emigranti, fa esperienza viva di unità e cattolicità».

Il vescovo ha voluto ricordare il «prezioso contributo che voi, proprio per la vostra condizione di migranti, di popolo cosmopolita, date alla Chiesa universale e in particolare alla Chiesa di Roma, perché venga messa in risalto la sua unità e cattolicità».