12 ottobre 2025
Aggiornato 08:00

Immigrati, Unhcr a Italia: fermi respingimenti se no responsabile

Agenzia Onu: «Riammetta migranti, in Libia no condizioni per asilo»

ROMA - L`Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) torna a bocciare i 'respingimenti' dei clandestini nel canale di Sicilia inaugurati dal Ministero dell'Interno e chiede che il governo italiano sospenda tale politica, altrimenti sarebbe responsabile di infrangere il diritto internazionale.

Questo pomeriggio al Ministero dell'Interno si è infatti tenuto l`incontro fra il ministro Roberto Maroni ed il rappresentante in Italia dell`UNHCR Laurens Jolles per discutere della questione: nel corso dell`incontro, che per l'Unhcr è stato «caratterizzato da uno spirito costruttivo», l'Alto commissariato «ha ribadito che la nuova politica inaugurata dal governo si pone in contrasto con il principio del non respingimento sancito dalla Convenzione di Ginevra del 1951, che - si legge in una nota - trova applicazione anche in acque internazionali: questo fondamentale principio, che non conosce limitazione geografica, è contenuto anche nella normativa europea e nell`ordinamento giuridico italiano».

Confermando che fra coloro che sono stati rinviati in Libia vi sono persone bisognose di protezione, l`Unhcr ha reiterato la richiesta al governo affinché «riammetta queste persone sul proprio territorio» sottolineando che, dal punto di vista del diritto internazionale, «l'Italia è responsabile per le conseguenze del respingimento: il rappresentante dell`Unhcr ha rivolto quindi un appello al governo affinché i respingimenti siano sospesi».

In merito alla possibilità di vagliare in Libia le domande di asilo, l`Unhcr ha sottolineato che «non vi sono al momento le condizioni necessarie per svolgere tale attività».

Nel corso dell`incontro si è anche discusso della possibilità di costituire un tavolo tecnico con le parti coinvolte e la partecipazione dell`Unione Europea, per elaborare una strategia che miri a rafforzare lo spazio di protezione in Libia, compresa la ratifica da parte di questo paese della Convenzione di Ginevra del 1951.

L'Unhcr ricorda che «più del 70% delle 31.200 domande d`asilo presentate nel 2008 in Italia provengono da persone sbarcate sulle coste meridionali del Paese: il 75% circa dei 36.000 migranti sbarcati sulle coste italiane nel 2008 - due su tre - ha presentato domanda d`asilo, sul posto o successivamente, mentre il tasso di riconoscimento di una qualche forma di protezione (status di rifugiato o protezione sussidiaria/umanitaria) delle persone arrivate via mare è stato di circa il 50%. Nel 2008 - conclude l'Alto commissariato - la maggior parte delle persone arrivate via mare che ha ottenuto protezione internazionale proviene da Somalia, Eritrea, Iraq, Afghanistan e Costa d`Avorio».