19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Lista Rossa 2009

Salgono a 192 le specie di uccelli a forte rischio di estinzione nel mondo

Il nuovo rapporto di BirdLife International per la Lista Rossa IUCN

Sono 1.227 le specie di uccelli inseriti nella nuova Lista Rossa 2009, pari al 12% del totale mondiale. 192 quelle a forte rischio di estinzione, due in più rispetto al 2008. Lo annuncia oggi la LIPU-BirdLife Italia, partner italiano di BirdLife International, il network internazionale che ha redatto la nuova Lista Rossa 2009 dell’IUCN (International Union Conservation Nature) sugli uccelli nel mondo.

Sono nove le specie che entrano a far parte della categoria «In pericolo in modo critico» (Critically Endangered), che raggruppa le specie maggiormente minacciate. E’ il caso di un colibrì recentemente scoperta in Colombia (Eriocnemis Isabellae), che per la prima volta si trova ad essere inserito nella Lista Rossa dell’IUCN a causa delle condizioni disastrose del proprio habitat. Tale specie è ormai confinata in soli 1.200 ettari di foresta amazzonica nelle montagne del Pinche, nel Sud-ovest della Colombia, dove la foresta è stata già danneggiata, per una porzione che ha raggiunto l’8%, dalle coltivazioni di coca.

Altri esempi che diventano da quest’anno specie in pericolo in modo critico sono l’Allodola del Sidamo in Etiopia, che rischia di diventare il primo uccello estinto in Africa, il Fringuello arboricolo di Charles nelle Galapagos, il Rondone dei camini nel Nord America Orientale, e addirittura i diffusissimi rapaci africani tra cui il Falco giocoliere e l’Aquila marziale, che si trovano in buona compagnia di altre numerose specie del continente africano, tutte in gravi difficoltà.

Gravi problemi, nelle Americhe, per lo Svasso dal cappuccio e, nelle Hawaii, per la Palila, la tredicesima specie che diventa a grave rischio di estinzione in queste isole, facendo delle Hawaii il più grande hotspot di estinzione al mondo per gli uccelli. Altri esempi il Martin pesatore delle Marquesas, il Pavone verde e la Pernice di David in Asia, la Gru coronata in Africa.

Tra le cause della crisi che colpisce gli uccelli a livello globale troviamo la distruzione degli habitat naturali, la deforestazione, la conversione di territori in terreni agricoli, i cambiamenti climatici.

«In termini globali, le cose continuano a peggiorare – spiega Leon Bennun, BirdLife’s Director of Science and Policy – ma alcuni progetti di conservazione di portati avanti nel corso dell’anno ci fanno ben sperare per il futuro».

Alcuni esempi di specie in ripresa, grazie all’attuazione di progetti di conservazione, li troviamo in Brasile con l’Ara di Lear (che ha quadruplicato la popolazione), in Nuova Zelanda con il Petrello delle Isole Chatham e, nelle Mauritius, con il Tessitore delle Mauritius, che dopo il trasferimento e la ricostituzione di una nuova popolazione si è sviluppato su una nuova isola scelta perché priva di predatori.

«Sia il Petrello delle Isole Chatham che il Tessitore delle Mauritius - dichiara Stuart Butchard, BirdLife’s Global Research and Indicators Coordinator - hanno sofferto a causa dell’introduzione delle specie invasive, una minaccia che BirdLife International ha identificato tra le dieci azioni necessarie per evitare ulteriori estinzioni di uccelli. Possiamo ancora cambiare il destino delle specie minacciate di estinzione - aggiunge Butchard - Ci deve essere solo la volontà di agire e risorse per conseguire tale fine».

Sono 77 nel complesso specie che hanno cambiato di categoria all’interno della Lista rossa, grazie alle migliori conoscenze sviluppate nel corso dell’anno. Ben 8 specie delle 12 che hanno subito variazioni nella popolazione si sono dovute spostare in una categoria a più alto rischio.

«Grazie alla Lista Rossa - aggiunge Simon Stuart, head of IUCN’s Species Survival Commission - esortiamo i governi a prendere sul serio le informazioni in essa contenute per far si che possano fare del loro meglio per proteggere gli uccelli di tutto il mondo».