Sequestrati oltre 25mila caschi pericolosi
In tutto il territorio nazionale
GENOVA - La Guardia di Finanza di Genova ha sequestrato, su tutto il territorio nazionale, oltre venticinquemila caschi, nell'ambito dell'operazione «Non ci casco» che, nel marzo scorso, aveva già portato alla confisca di 7mila esemplari. Si tratta di prodotti ufficialmente omologati ma pericolosi per la sicurezza dei motociclisti, perché non conformi ai requisiti di legge. Come per i prodotti sequestrati durante la prima fase dell'operazione, anche i campioni oggetto degli ulteriori esami, infatti, non hanno superato le prove di impatto, assorbimento, scalzamento e marcatura, a cui sono stati sottoposti.
«Questa operazione - ha dichiarato, interpellato da Apcom, il capitano Giuseppe Pappalardo, comandante della compagnia di Genova - nasce da una richiesta di accertamenti, avanzata dalla Procura della Repubblica di Genova, per un'ipotesi di violazione al codice del consumo, commessa da due società milanesi. Le due aziende in questione - ha proseguito Pappalardo - sono accusate di avere prodotto e commercializzato dei caschi dannosi per l'incolumità dei consumatori».
I caschi a rischio, contraddistinti da ventidue diversi numeri di omologazione, sono stati prodotti in Italia, Irlanda e Lussemburgo. «Grazie agli organi di stampa che hanno dato risalto alla notizia -ha sottolineato Giuseppe Pappalardo, comandante della compagnia di Genova della Guardia di Finanza- molti motociclisti, in tutto il Paese, si sono presentati spontaneamente nelle varie caserme, consegnando i caschi incriminati». L'appello è quello di non utilizzare questi prodotti e di portarli al più vicino reparto della Guardia di Finanza.