Giallo in canale Sicilia, nave italiana: Nessun barcone
La Lia Ievoli abbandona soccorsi, «vuote le coordinate di Malta»
ROMA - Oltre a rischiare di alimentare nuove tensioni tra Italia e Malta dopo il caso Pinar, sta diventando quasi un giallo la vicenda dei 139 clandestini avvistati all'alba su due barconi nel canale di Sicilia, acque maltesi, 50-60 miglia sud-sud/est di Lampedusa: la nave petrolchimica Lia Ievoli della compagnia Marnavi (circa 9.000 tonnellate e 15 persone di equipaggio), inviata sul posto dalle autorità di La Valletta per prestare soccorso, non ha trovato «alcuna presenza nè fisica nè materiale» dei naufraghi, almeno nel tratto di mare corrispondente alle coordinate fornite da Malta.
Avendo dato esito negativo anche il radar e l'equipaggiamento di bordo, la nave ha così abbandonato le ricerche.
«Circa un'ora fa abbiamo ricevuto indicazioni da Malta, che coordina le operazioni sul posto, di proseguire sulla nostra vecchia rotta», spiega infatti ad Apcom il capitano Gennaro Ievoli, vicepresidente della Marnavi: «La nostra nave si è presentata nelle coordinate indicate, non ha trovato alcuna presenza nè fisica nè materiale e da Malta il comando centrale ci ha dato disposizione di proseguire».
«Abbiamo agito sotto l'istruzione del centro di coordinamento maltese, quello competente, e cosa stia succedendo nel centro di coordinamento non lo sappiamo: saremmo in ogni caso ben lieti di collaborare nuovamente ai soccorsi», continua Ievoli, sottolineando di non essere in contatto con le autorità italiane, ma solo con Malta in quanto «la nave ha risposto al comando delle autorità maltesi».
Quella in atto nel canale di Sicilia è vicenda particolare anche per Ievoli, abituato con la sua flotta ai soccorsi in mare: «Qualche settimana fa siamo stati impegnati nel Tirreno in un'operazione di aiuto, partecipando alle ricerche con altre unità alla ricerca. Non eravamo i più vicini, ma siamo giunti sul posto ed il mezzo è stato trovato e salvato. Oggi non so cosa sia successo».
Sul posto, secondo la Guardia costiera italiana, oltre alla Lia Ievoli ci sarebbero altre due imbarcazioni che potrebbero partecipare ai soccorsi: «Grazie ai nostri radar ed agli altri strumenti che abbiamo a disposizione abbiamo individuato esattamente la posizione dei due barconi ed abbiamo fornito alle autorità maltesi tutte le informazioni necessarie per il soccorso», ha riferito il responsabile delle relazioni esterne del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Cristiano Aliperta.