12 ottobre 2025
Aggiornato 10:00

Legambiente su ponte crollato a Piacenza

Legambiente risponde al sottosegretario Castelli: «Il progetto lombardo di bacinizzazione del Po non c'entra nulla con la sicurezza»

PIACENZa - «Il crollo del ponte tra Piacenza e la sponda lombarda non sia una scusa per sponsorizzare pesanti manomissioni ai danni del fiume, che nulla hanno a che fare con la sicurezza idraulica».

Legambiente bolla come speculazione politica l'intervento di Roberto Castelli, sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che ha parlato dell'urgenza di effettuare interventi di regimazione sul fiume Po, e in particolare del progetto di 'bacinizzazione' attraverso cui la Regione Lombardia ipotizza di innalzare quattro grandi dighe che formerebbero altrettanti laghi lungo il corso del fiume a valle di Piacenza. Si tratta di un intervento estremamente costoso, che renderebbe ancora più artificiale il bacino del fiume, con conseguenze ancora non calcolate – ma quasi sicuramente gravi – per quanto riguarda lo stato ambientale delle acque e degli ecosistemi fluviali.

«Il progetto di realizzare quattro sbarramenti lungo il Po a valle di Piacenza, fortemente voluto dalla Regione Lombardia, non ha nulla a che fare con la sicurezza idraulica – sottolinea Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – . Nell'intenzione dei proponenti vi è solo la volontà di innalzare delle dighe che però, in caso di piena, verrebbero semplicemente aperte: quindi nella migliore delle ipotesi non avrebbero alcun effetto sulla moderazione delle piene, mentre in caso di ostruzioni o malfunzionamenti sarebbero addirittura un problema in più«.

Il ponte è stato recentemente oggetto di interventi di adeguamento, non ancora del tutto conclusi: per questo l'associazione si augura che vengano condotte le più opportune verifiche sulla regolarità degli interventi realizzati, considerato che la piena del Po a Piacenza (7,60 metri) non è stata un evento straordinario tale da giustificare il crollo, dal momento che l'altezza dell'onda di piena è stata molto più modesta, di circa 3 metri, rispetto a quella misurata nel 2000 (10,50 metri).