29 marzo 2024
Aggiornato 12:00

Sanità siciliana: direttiva di Russo ai manager

«Operare in coerenza con la legge»

PALERMO - L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha emanato una direttiva con la quale invita i direttori generali a non assumere provvedimenti che, alla luce della legge di riordino del sistema sanitario, che produrrà i suoi effetti a partire dal primo settembre, possano incidere sugli atti di programmazione e di riorganizzazione aziendale.

«Le direzioni aziendali – è scritto nella direttiva - porranno in essere l'attività strettamente connessa all'ordinaria gestione, riferita agli adempimenti relativi alle spese obbligatorie e di funzionamento, con l'onere di valutare se gli atti adottati siano coerenti e propedeutici all'avvio della riforma del sistema sanitario regionale; svolgeranno altresì le funzioni e le competenze connesse al Piano di rientro astenendosi dall'adozione di atti di straordinaria amministrazione, tranne che urgenti ed indifferibili».

«E’ necessario – ha commentato Russo – che il periodo di transizione sia coerente e coordinato con le finalità della legge. Con queste disposizioni intendo evitare discrasie, aggravi di spesa e duplicazioni del sistema sanitario. La legge di riordino approvata dall’Ars è solo un ottimo punto di partenza, e sarebbe sbagliato pensare che i problemi della sanità siciliana siano già stati risolti. Anzi, il difficile viene proprio adesso: bisogna lavorare alacremente per favorire l'attuazione delle misure strutturali previste dalla legge di riforma e un ruolo importante dovranno averlo i manager ai quali chiedo di svolgere un'azione amministrativa improntata a correttezza, efficacia ed efficienza e di assicurare quindi il rispetto dei limiti di spesa fissati per il 2009. Sono certo – prosegue - del loro contributo fattivo, c’è voglia di fare e di dimostrare che il disastro della sanità siciliana non può certo essere interamente addebitato al loro operato, come magari qualcuno ha fatto credere in questi ultimi mesi».

Le indicazioni a cui le Aziende dovranno attenersi sono contenute nel decreto che assegna le risorse del 2009. In particolare, si fa riferimento al blocco delle assunzioni, nel rispetto delle misure di Piano e della normativa attuativa; al divieto di introduzione di nuove indennità ed incentivi salariali per il personale dipendente e al divieto di conferimento di incarichi di strutture dirigenziali semplici, complesse e dipartimentali.

In questa fase di transizione, inoltre, i direttori generali dovranno sottoporre alla preventiva approvazione da parte dell’assessorato una serie di provvedimenti che non attengono alla ordinaria amministrazione. Fra questi si segnalano: rinnovo, proroga di contratti in essere o scaduti, pubblicazione di nuove gare, aggiudicazione di gare svolte, stipula di contratti senza gara per l’esternalizzazione di alcuni servizi; conferimento, proroga o rinnovo di incarichi di consulenza professionale e collaborazioni esterne; acquisizione con fondi propri dell’azienda di beni e servizi o investimenti di carattere immobiliare, istituzione di nuove unità operative e modifiche di dotazioni organiche.

Ai direttori generali viene anche chiesto il rispetto dei tetti di spesa della specialistica convenzionata e delle case di cura, la riorganizzazione delle strutture dei laboratori, la riduzione posti letto ospedalieri per acuti, l’accorpamento delle Unità operative doppione, l’avvio delle procedure per la definizione dei distretti ospedalieri, il miglioramento dell’appropriatezza dei ricoveri ospedalieri e l’avvio delle procedure per l’attuazione di prestazioni di riabilitazione in regime di ricovero.
Ci sono anche precise prescrizioni che riguardano gli aspetti economico - finanziari, fra cui la riduzione degli investimenti programmati con risorse proprie nella misura del 10% rispetto al 2008.

I direttori generali dovranno consegnare all’assessorato, entro 20 giorni dalla notifica del decreto, il bilancio annuale di previsione per il 2009.