20 aprile 2024
Aggiornato 16:00

Istruzione, Costa: Al via «Patto formativo» per servizi sociali

Il Patto, finanziato con 1 milione e 500mila euro del Fondo sociale europeo, ha consentito di intervenire nei 55 Distretti sociali della regione

ROMA - Tutela dei minori e delle nascite, promozione dell'affido familiare, interventi per contrastare il bullismo, l'abuso o il maltrattamento nell'infanzia e nell'adolescenza ma anche formazione di operatori socio sanitari: sono alcune delle iniziative messe in atto dalla Regione, in collaborazione con le province del Lazio, nell'ambito del «Patto formativo sulla formazione a sostegno dei processi di integrazione nei servizi sociali».

Il Patto, finanziato con 1 milione e 500mila euro del Fondo sociale europeo, ha consentito di intervenire nei 55 Distretti sociali della regione, previsti dalla legge 328. Tra le iniziative maggiori, sono stati realizzati in Provincia di Roma 12 interventi di formazione rivolti alla tutela di famiglie e minori, mentre nel Pontino 40 persone sono state formate all'assistenza disabili; nel Reatino sono stati raddoppiati a 60 gli allievi ai corsi per Operatore sociosanitario; a Frosinone sono stati realizzati due corsi su disagio giovanile e inclusione sociale; a Viterbo infine operatori Asl e comunali sono stati formati a intervenire su maternità difficili, abusi e bullismo.

«Dopo l’importante intervento di formazione integrata nell’ambito delle politiche sociali e familiari, attivato nella scorsa programmazione insieme all’Assessorato regionale alle Politiche sociali – ha detto l’assessore all’Istruzione Silvia Costa – stiamo ora lavorando ad un Patto formativo ‘di seconda generazione’ per fare in modo che i servizi offerti in ciascuna provincia si integrino fra loro, per poter dare una risposta a 360° alle varie esigenze provenienti dal territorio. In particolare vogliamo promuovere un Tavolo regionale permanente, del quale potrà fare parte anche il Comune di Roma, che potrebbe prevedere, tra le sue funzioni, anche quella di estendere e coordinare tutti gli interventi di formazione promossi dal Patto formativo a supporto del sistema di welfare regionale.»

«Abbiamo verificato – ha concluso l’assessore Costa - come la formazione e lo studio dei casi, rivolti agli operatori del pubblico e del no profit coinvolti nei servizi sociali, nelle istituzioni scolastiche e negli enti locali, costituisca la chiave di volta per realizzare una vera integrazione tra i servizi e quella prevenzione prevista dalla legge 328/2000».