29 marzo 2024
Aggiornato 06:00

Consegnati i passaporti zone 30 alle scuole di Alessandria

I passaporti fanno parte di un progetto di sensibilizzazione alla sicurezza stradale avviato dalla Regione Piemonte

ALESSANDRIA - Sono stati distribuiti oggi ai ragazzi delle scuole elementari di Alessandria i «passaporti zone 30», le nuove aree urbane a 30 km/h.

I passaporti fanno parte di un progetto di sensibilizzazione alla sicurezza stradale avviato dalla Regione Piemonte in ambito urbano e rivolto alle scuole. Destinatari sono i bambini tra gli 8 e i 10 anni che, con la propria classe, si impegnano a seguire un percorso di coinvolgimento nella realizzazione della zona 30, nei pressi della propria scuola.

Circa 200 i  bambini di elementari e medie delle scuole Zanzi, che hanno iniziato oggi il percorso didattico proposto, mentre si completerà nei prossimi giorni la distribuzione dei 1.126 passaporti destinati alle scuole della città. La campagna prevede diverse fasi di illustrazione del progetto e di lavoro sul campo, nei luoghi interessati dalla realizzazione delle Zone 30: le velocità saranno misurate prima e dopo gli interventi viabilistici, sia con un monitoraggio ambientale professionale, sia con la partecipazione delle scuole e delle associazioni locali disponibili. I risultati di moderazione delle velocità sono strettamente legati alla possibilità di raggiungere in modo sicuro le scuole cittadine e, più complessivamente, di riappropriarsi e vivere gli spazi urbani oggi dominati dalle automobili.

 L’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, trattenuto in Consiglio regionale, ha inviato un messaggio ai ragazzi letto dal sindaco Piercarlo Fabbio: «Con molto rammarico non posso essere presente oggi  - ha scritto l’assessore Borioli - ma voglio comunque inviarvi il mio saluto e i miei migliori auguri per il percorso che state iniziando. Il lavoro sulla sicurezza stradale è per la Regione Piemonte del tutto proprietario e voi siete i nostri obiettivi. Con la capacità che hanno i bambini di imparare e comprendere, siamo sicuri che potrete insegnare ai vostri genitori e agli adulti che conoscete le regole per vivere la strada in sicurezza. Sono certo che non dimenticherete quello che imparerete durante questo percorso didattico e che, un giorno, quando prendere la patente, sarete dei guidatori responsabili e attenti».

«Il passaporto – ha sottolineato il sindaco, Piercarlo Fabbio - servirà per comprendere i vantaggi della zona 30 che, essendo una delle prime in Piemonte, capisco si faccia fatica a capire e a visualizzare. Diciamo solo che corso Acqui cambierà faccia e potrà incominciare a candidarsi come il secondo polo commerciale della città dopo corso Roma. Inoltre pedoni e traffico potranno convivere in sicurezza, evitando che a qualcuno sia inibita la libertà di percorrere la via, ma con una dimensione del tutto nuova. Infine è da rimarcare come corso Acqui trascinerà a zona 30 anche le vie limitrofe e che tutto il quartiere subirà modifiche al traffico e alla sua velocità, tendenti a migliorare le intersezioni e ad abbattere i rischi della strada».

La zona 30 di Alessandria, finanziata dalla Regione Piemonte con 337 mila euro e dal Comune di Alessandria con 670 mila euro, interessa soprattutto l’asse di corso Acqui, in un’area compresa tra viale Tivoli, corso Carlo Marx e via Umberto Giordano. Previsti interventi sia di tipo infrastrutturale (adeguamento delle carreggiate, realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati , messa in sicurezza dei percorsi pedonali, ecc.), sia di adeguamento della segnaletica esistente. L’obiettivo è non solo di ridurre gli incidenti stradali, ma anche di migliorare la qualità degli spazi pubblici di quartiere, con percorsi pedonali continui, senza barriere architettoniche, tranquilli e sicuri per tutti gli utenti della strada.