Immigrati, Milano: un centinaio in marcia da Bruzzano per Svizzera
Dopo tafferugli con alcuni feriti. «L'Italia non ci accoglie»
MILANO - Un centinaio di immigrati sta marciando sulla Milano-Meda, da Bruzzano in direzione Milano, dopo aver lasciato il residence abbandonato Leonardo da Vinci di via Senigallia 6 che avevano occupato venerdì scorso. La decisione è stata presa al termine di un'assemblea nella quale la delegazione di immigrati che era rientrata da un incontro all'assessorato delle Politiche Sociali, aveva rivelato che in cambio dell'abbandono dello stabile, l'amministrazione avrebbe garantito una sistemazione provvisoria in alcuni dormitori meneghini per le persone che attualmente si trovavano all'interno del residence. Gli immigrati sono intenzionati ad andare in Svizzera sostenendo che «l'Italia non riconosce i nostri diritti di rifugiati politici e richiedenti asilo e dunque preferiamo andarcene per spostarci in un Paese civile».
Secondo quanto riferito dagli occupanti, questa mattina infatti la polizia era intervenuta bloccando le porte del residence e impedendo che circa una cinquantina di immigrati che erano precedentemente usciti per varie ragioni, potesse rientrare, malgrado fossero tutti stati identificati nel corso di un censimento avvenuto proprio ieri per iniziativa della Questura di Milano.
A questo punto la cinquantina di immigrati ha protestato, ma senza ottenere di poter rientrare e hanno deciso di andare a bloccare i binari delle Ferrovie Nord nei pressi della stazione di Bruzzano. Qui, intorno alle 10.40, si sono seduti sui binari impedendo per una ventina di minuti la partenza di un treno, fino a quando sono stati spostati di peso dai poliziotti. Sempre secondo quanto riferiscono gli immigrati, in questa fase tre di loro si sarebbero procurati abrasioni e ferite che sono state medicate sul posto dai sanitari di un'autoambulanza.
Gli immigrati si sono dunque spostati a un vicino passaggio a livello dove però sono stati nuovamente allontanati dagli agenti e ne sarebbe nato un tafferuglio con due feriti di origine cingalese trasportati dal 118 al Multimedica di Sesto San Giovanni e un poliziotto all'ospedale Niguarda.
Saputo degli incidenti, delle intenzioni dell'Amministrazioni e sorprese per il comportamento della polizia, gli immigrati hanno spontaneamente abbandonato il residence e si sono messi in marcia verso il capoluogo lombardo e ora sono preceduti e seguiti da un crescente numero di blindati di polizia e carabinieri.
«Questa mattina era previsto un ulteriore controllo degli occupanti» spiega la Questura, secondo cui i due immigrati portati nel nosocomio di Sesto San Giovanni «avevano segni di debilitazione».
Dal censimento è emerso che gli immigrati sono principalmente eritrei, gli altri sono sudanesi, etiopi e somali. Tra loro ci sono anche alcuni cingalesi, 28 donne e due bambini. La maggior parte sono richiedenti asilo per motivi umanitari e circa metà di loro sono già in possesso della carta di identità italiana.