Catania, web e manuali per ordigni: cinque indagati
Sono italiani. Indagini a Roma, Bergamo, Terni, Salerno e Potenza
MILANO - La polizia postale di Catania ha eseguito perquisizioni domiciliari nei confronti di cinque italiani indagati per divulgazione tramite la rete internet di istruzioni e informazioni per il confezionamento e l'utilizzo di ordigni esplosivi. L'indagine è scaturita dall'attività di monitoraggio di servizi della rete internet.
Sono stati rinvenuti manuali multimediali per la costruzione e l'utilizzo di ordigni esplosivi rudimentali, di armi da guerra, di aggressivi chimici o di sostanze batteriologiche nocive o pericolose e di altri congegni micidiali. I risultati ottenuti al termine dell'attività di indagine confermano l'attenzione della polizia postale nei confronti di tutte le modalità di reato perpetrate attraverso internet. I servizi coordinati dal servizio centrale di Roma sono stati disposti alla luce della necessità di rafforzare gli strumenti di prevenzione e contrasto nei confronti del terrorismo internazionale.
Le perquisizioni, effettuate con personale delle Digos delle città interessate - Roma, Bergamo, Terni, Salerno e Potenza - oltre che confermare in toto le ipotesi investigative degli inquirenti, hanno permesso di denunciare in stato di libertà altri due soggetti e hanno condotto al sequestro di proiettili a pallettoni non denunciati, di munizioni per armi da guerra, di armi detenute illegalmente, oltre al sequestro di due fucili e sette pistole, nonché parecchio materiale informatico e cartaceo con istruzioni per la costruzione di ordigni esplosivi e per la manomissione di cabine telefoniche.