3 ottobre 2025
Aggiornato 00:30

Le nuove frontiere della chirurgia Orl si studiano a Forlì

In svolgimento in questi giorni il IX°corso itinerante di Roncochirurgia in diretta organizzato dall’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria

Una full-immersion pratico-chirurgica per approfondire la nuova frontiera della SleepEndoscopy, o endoscopia in sonno, e i sempre più numerosi trattamenti chirurgici mininvasivi. L’U.O. di Otorinolaringoiatria  dell'Ausl di Forlì, diretta dal prof. Claudio Vicini, ha organizzato, infatti, dal 23 al 25 marzo 2009, il IX° Corso itinerante di Roncochirurgia in diretta.

Dopo la prima edizione del 1999, tenutasi sotto l'egida del Comitato per la Formazione e l'Aggiornamento (Co.F.A.) dell'AOOI, il corso di Roncochirurgia in diretta è così tornato a Forlì. In questi anni, l’iniziativa, itinerante per scelta, ha toccato varie sedi, Forlì, Brescia, Savona e Lecce, proponendo un programma di lezioni pratiche in sala operatoria e coinvolgendo i gruppi ORL che più in Italia si sono impegnate in questa giovane branca chirurgica dell’otorinolaringoiatria.

L'appuntamento forlivese ha confermato questa impostazione, privilegiando l’aspetto pratico-chirurgico e concentrandosi su aspetti innovativi quali SleepEndoscopy (metodica diagnostica di secondo livello eseguita in sedazione in sala operatoria) e i sempre più numerosi trattamenti chirurgici mininvasivi. Questi ultimi hanno spaziato da quelli ambulatoriali a quelli maggiori in anestesia generale su ioide, base lingua e epiglottide, consentiti dalla moderna tecnologia robotica. «Gli interventi in otorino con la chirurgia robotica - spiega il prof.Vicini – sono una caratteristica unica dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria di Forlì». Le lezioni teoriche sono state intervallate dagli interventi, che si sono susseguiti per 3 giornate intere in diretta dalle sale operatorie.

A Forlì, la SleepEndoscopy è praticata dall’U.O. Orl fin dal 2003, ed è divenuta parte integrante della routine quotidiana.

L’U.O. Orl e Stomatologia del Dipartimento di Chirurgie Specialistiche dell’Ausl di Forlì si occupa, infatti, da oltre 12 anni di chirurgia dei disturbi respiratori in sonno. In questo lasso di tempo, sono stati trattati chirurgicamente più di 1.200 pazienti, per un totale di oltre 2.500 procedure. Il numero di assistiti esaminati nello stesso periodo è cinque volte maggiore. In questi anni, si sono affinate e arricchite le metodiche diagnostiche propedeutiche alla chirurgia, e l’ultima nata, fra le tecniche di studio, è proprio la «Sleep Endoscopy» o endoscopia in sonno.

Con tale termine si indica un insieme di procedure diagnostiche, di relativa recente introduzione, eseguite con tecnica endoscopica in un paziente roncopatico che «dorme», spontaneamente o sotto influsso farmacologico. Rilievi endoscopici in sonno possono differire anche in misura rilevante dai rilievi in veglia sullo stesso soggetto; le indicazioni raccolte in veglia possono essere parzialmente inaccurate e non inquadrare il singolo soggetto in termini topodiagnostici neppure con l’adozione di manovre semiologiche di sensibilizzazione sviluppate ad hoc. Da qui il progresso di questa metodica innovativa e affascinante, uscita dalla fase di sperimentazione ma ancora in piena evoluzione culturale, semiologica e applicativa.