12 ottobre 2025
Aggiornato 09:30

Uccide genitori nel Mantovano, confessa figlia 42enne

Si sentiva trascurata per attenzioni verso sorella disabile

MANTOVA - E' una tragedia dai confini strettamente familiari quella avvenuta stanotte a Goito, in provincia di Mantova, dove Paola Buzzago, una donna di 42 anni, ha ucciso il padre Davide e la madre Maria Grazia nel sonno, conficcandogli un coltello da cucina nel petto. La conferma è arrivata nel pomeriggio quando la donna, sentita dai carabinieri, ha confessato.

Nonostante fosse in stato confusionale gli inquirenti hanno avuto un primo riscontro di quanto ipotizzato subito dopo il ritrovamento dei cadaveri, cioè che il duplice omicidio sia maturato in una situazione di tensioni domestiche giunte al limite di rottura e focalizzate intorno alle condizioni dell'altra figlia delle vittime, la 41enne Sabrina, che a causa della sua situazione di disabile concentrava su di sè le attenzione di tutto il nucleo familiare. Giorno per giorno è così maturato, sotto traccia, un forte risentimento nella figlia più grande che si considerava trascurata dai genitori. Un pensiero talmente lacerante da trasformare le tensioni, troppo a lungo accumulate, in un gesto di violenza incontrollata. Sulle sue condizioni valuteranno, nei prossimi giorni, gli specialisti incaricati dagli inquirenti. Certo è che, a loro parere, la donna, non sposata, non aveva alcun tipo di evasione e probabilmente soffriva di problemi psichici.

A scoprire stamani l'omicidio dei due coniugi, 72 anni lui e 71 lei, è stata la badante italiana della figlia disabile che è entrata nell'abitazione, come al solito, intorno alle 8 con le chiavi. Accanto alle vittime ha trovato la figlia 42enne che, ancora scioccata dal gesto compiuto nel cuore della notte, sembrava vegliare accanto ai cadaveri dei due genitori. Nell'altra stanza Sabrina stava ancora dormendo. In precedenza Paola aveva esposto da una finestra dell'abitazione, affacciata sulla ex strada statale 236, alcune lenzuola con scritte confuse a difesa dei disabili. La donna accudiva la sorella paraplegica, da tempo bloccata su una sedia a rotelle, in modo quasi maniacale, ma non aveva apparentemente dato avvisaglie, al di fuori del nucleo di persone più vicine alla famiglia, della sua condizione di disagio estremo. Il padre ucciso, Davide Buzzago, era da qualche mese presidente della locale sezione dell'Anffas, associazione che riunisce famiglie di disabili. In precedenza era stato imprenditore con interessi, in particolare, nel settore dei ricambi per veicoli industriali.