19 aprile 2024
Aggiornato 06:30

Zaia su alimenti scomparsi: Punire chi ruba ai poveri

Luca Zaia ha commentato a “La vita in diretta”, l’inchiesta del settimanale l’Espresso “Ladri di elemosine” sugli alimenti comprati dal ministero per i poveri scomparsi nel nulla

ROMA - «Il Ministero si è impegnato a distribuire agli indigenti notevoli quantitativi di alimenti. La nostra nuova filosofia è distribuire ai poveri e chi ha cercato di approfittarsene deve essere punito severamente». Così il Ministro delle politiche agricole alimentari, Luca Zaia ha commentato a «La vita in diretta», l’inchiesta del settimanale l’Espresso «Ladri di elemosine» sugli alimenti comprati dal ministero per i poveri scomparsi nel nulla.

«Nel 2009 l’Italia avrà a disposizione un fondo di 129,2 milioni di euro, il doppio di quanto avuto nel 2008 (66,4 milioni), grazie alla trattativa condotta dall’Italia in sede Ue - ha detto Zaia -. Voglio ricordare che il 15% della popolazione italiana si trova ancora in una condizione di povertà, costretta a vivere con la metà del reddito medio italiano, ossia con meno di 500-600 euro al mese. Le categorie più a rischio sono: le persone non autosufficienti e le famiglie con figli».

«Certo non possiamo permettere –ha proseguito Zaia - che un simile capitale venga sperperato da chi evidentemente non ha nessun tipo di scrupolo.»
Nell’ambito della Politica Agricola Comunitaria, la Commissione Europea finanzia fin dal 1987 la distribuzione di prodotti alimentari destinati alla popolazione indigente che si trova sul territorio nazionale.

In Italia esso è implementato dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA), attraverso le organizzazioni caritative riconosciute (principalmente Croce Rossa Italiana, Caritas, Banco Alimentare), che assistono – annualmente - oltre 15.000 strutture senza scopo di lucro (centri di accoglienza, parrocchie, mense) e oltre 2 milioni di indigenti.

«In queste ore - ha aggiunto il Ministro- stiamo acquistando 200 mila forme di Parmigiano da destinare agli indigenti. Questa stagione la abbiamo inaugurata noi e vogliamo portarla avanti. Qualche settimana fa 160 tonnellate di prodotti sequestrati nell’operazione «Capitone sicuro», sono stati donati ai bisognosi dopo i controlli che ne hanno accertato la sicurezza. Così abbiamo ottenuto un doppio risultato: colpire i delinquenti ed aiutare la brava gente che in questo particolare momento si trova in difficoltà. Ci dobbiamo impegnare affinché non un solo chicco di riso vada sprecato per arricchire gente per la quale non avremo nessun tipo di clemenza.»