Contrattazione territoriale. Accordo Anci e Cgil Cisl Uil Lombardia
Lo scorso anno firmate 414 intese con i comuni: 128 a Brescia, 10 a Milano
MILANO - Sperimentare e consolidare forme di confronto territoriale per la realizzazione di accordi tra Comuni e sindacati sui temi delle sviluppo e delle politiche sociali. E' questo l'obiettivo dell'intesa sottoscritta questa mattina tra Anci e Cgil, Cisl, Uil della Lombardia e organizzazioni sindacali dei pensionati. Numerosi i temi che saranno al centro della contrattazione sociale: dalla fiscalità alla casa, dai servizi per l'infanzia al diritto allo studio, dalla non autosufficienza al lavoro di cura.
L'accordo riconferma l' importanza della negoziazione in ambito locale, che negli anni scorsi ha coinvolto centinaia di Comuni in tutta le regione. Le intese sono state 245 nel 2005, 267 nel 2006 e 397 nel 2007. Nel corso del 2008 la contrattazione ha coinvolto ben 414 delle 1.546 amministrazioni locali: in 263 casi sono stati sottoscritti veri e propri accordi, mentre negli altri 151 sono stati definiti verbali di incontro. Complessivamente, in quattro anni, le intese sono state 1.323.
Il maggior numero di intese è stato raggiunto nelle province di Brescia (128), Como (48) e Bergamo (46) seguite da Monza e Sondrio con 38 accordi ciascuna. Solo 10 gli accordi definiti con i Comuni del milanese, neppure uno a Lecco. Sempre più frequentemente i cittadini individuano nel Comune il livello istituzionale non solo più prossimo, ma anche il più «capace» e adeguato per risolvere i problemi e governare uno sviluppo sociale coeso ed equilibrato.
«Il coinvolgimento delle parti sociali si rivela fondamentale in una fase di difficoltà - afferma il segretario generale dei Pensionati Cisl lombardi, Attilio Rimoldi -. Con questa intesa vogliamo garantire la quantità e la qualità dei servizi erogati dai Comuni, consapevoli del fatto che gli enti locali rappresentano la maggior parte della spesa sociale nel nostro Paese».
«L'accordo rappresenta inoltre uno strumento importante di indirizzo - aggiunge - per favorire e diffondere in ogni Comune un proficuo confronto tra l'istituzione locale e i sindacati dei pensionati sui temi della condizione degli anziani a partire dal grave problema della non autosufficienza, riconoscendo al sindacato un ruolo primario di rappresentanza nella programmazione dei Piani di zona».