Sicilia, Bimbo ucciso: al vaglio ipotesi mancata custodia randagi
Indagini per accertare responsabilità tragedia
RAGUSA - Una morte atroce e assurda quella di Giuseppe, il bimbo di 10 anni, azzannato e ucciso da un branco di cani randagi a Sampieri, una frazione di Scicli, nel ragusano. Una vicenda sulla quale indagano i carabinieri di Modica che stanno effettuando accertamenti sui cani che hanno aggredito il bambino. In particolare, i militari stanno accertando se si tratta degli stessi animali che erano stati affidati tempo fa a un custode giudiziario che avrebbe dovuto tenerli in un luogo recintato.
Le indagini sono in corso e non si escludono novità. Intanto, gli animali - da quanto riferisce il capitano dei carabinieri Alessandro Loddo - che sono attualmente custoditi in una canile e sono sotto osservazione dei veterinari della Asl, potrebbe essere abbattuti nelle prossime ore. La scorsa estate aggressioni analoghe erano state denunciate ai danni di alcuni turisti. I militari dell'Arma indagano sull'episodio avvenuto oggi che è costato la vita a Giuseppe e il ferimento, per fortuna live, di un altro bimbo di 9 anni e di un 45enne medicato dalla guardia medica di Pozzallo.
E' al vaglio dei carabinieri di Modica la posizione di una persona, probabilmente il custode giudiziario, cui era stata affidata la vigilanza e la custodia dei cani randagi che oggi a Sampieri, nel ragusano, hanno aggredito e ucciso un bimbo di 10 anni, ferito un altro ragazzino di 9 e un 45enne. Le tre aggressioni, da quanto accertato dai carabinieri, sarebbero avvenute in altrettante località, ma commesse dallo stesso branco, composto da una quindicina di cani. La prima ha avuto come bersaglio un quarantacinquenne, che è stato ferito in modo lieve e medicato a Pozzallo, la seconda vittima, per fortuna non grave, è stata il bambino di nove anni. Giuseppe B., il bimbo di 10 anni, è stato circondato dai cani che lo hanno fatto cadere dalla sua bicicletta e dilaniato a morsi.