29 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Commissariato del Governo di Trento

Prevenzione e educazione le «vie» scelte per ridurre gli incidenti sulle strade

Dall’analisi dei dati 2008, è emersa una situazione critica in termini di aumento degli incidenti stradali mortali e guida in stato di ebbrezza

TRENO - Favorire un modello di guida responsabile a tutela della salute e dell’incolumità di tutti, giovani e meno giovani, e ridurre con il contributo di tutti gli enti in vario modo coinvolti nel campo della circolazione stradale e della sicurezza, il numero degli incidenti mortali.
Con questo intento, presso il Commissariato del Governo di Trento, si è tenuta una riunione presieduta dal Commissario Michele Mazza a cui hanno partecipato i rappresentanti delle forze di polizia e dei corpi di polizia municipale, delle istituzioni scolastiche, degli enti locali e degli altri enti pubblici impegnati in materia di circolazione stradale.

Dall’analisi dei dati 2008, è emersa una situazione critica in termini di aumento degli incidenti stradali mortali e guida in stato di ebbrezza.

Nella prospettiva di raggiungere l'obiettivo di ridurre il numero degli incidenti stradali sul territorio trentino, il Commissario del Governo ha sottolineato l’importanza dell’educazione dei giovani al rispetto delle regole in materia di circolazione stradale rivolgendo un’informazione diretta ai giovani nelle scuole sui rischi e le sanzioni conseguenti all’uso improprio dei veicoli.

Nel corso della riunione sono stati illustrati i progetti in atto sul territorio e quelli che si intendono realizzare.
Dal dibattito è emerso come il problema dell’educazione stradale vada affrontato sotto un duplice aspetto: da una parte una mirata opera di prevenzione e repressione della Polizia, dall’altra, un intervento di tipo culturale che porti a modificare la mentalità circa il mancato rispetto delle regole in materia di circolazione stradale. Tale intervento culturale, partendo dalla scuola deve essere inserito in un contesto più ampio che conduca i giovani alla condivisione di un progetto globale di recupero dell’autostima.

Da qui la necessità di istituzionalizzare un tavolo sulla sicurezza stradale per poi valutare la possibile costituzione di una Consulta provinciale che realizzi un progetto coordinato e condiviso.