19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Per un sistema di sicurezza partecipata che mette insieme professionisti della sicurezza e volontari

Vigili del fuoco: un modello di eccellenza

Maroni all’inaugurazione della nuova sede del Centro aviazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco nell'aeroporto romano di Ciampino

Partendo dal modello di sicurezza partecipata realizzato dai Vigili del fuoco, che coniuga la professionalità del Corpo nazionale con l’impegno dei volontari, il ministro dell’Interno Maroni ha spiegato stasera, intervenendo all’inaugurazione del nuovo del Centro aviazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco nell'aeroporto di Ciampino, a quale concetto di sicurezza sta lavorando il governo.
«L'azione comune di professionisti e volontari nei vigili del fuoco - ha detto Maroni - è un modello di eccellenza che funziona e che noi dobbiamo sostenere, difendere e valorizzare anche negli altri settori. È il modello cui ci ispiriamo per creare un sistema di sicurezza partecipata, che vogliamo realizzare nell'arco di questa legislatura».

Maroni ha partecipato all’inaugurazione insieme al capo della Polizia Antonio Manganelli, al capo Dipartimento dei Vigili del fuoco Francesco Paolo Tronca, al capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco Antonio Gambardella, al capo dei vigili del fuoco della provincia di Roma Guido Parisi, al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, al capo della Protezione civile Guido Bertolaso.

I vigili del fuoco, ha osservato Maroni nel corso del suo intervento, svolgono nel nostro Paese un lavoro essenziale con «una professionalità che non ha pari nel resto d'Europa e del mondo».
Il titolare del Viminale ha rivolto un ringraziamento a nome del governo agli uomini e alle donne dei Vigili del fuoco che lavorano «con passione, dedizione, in silenzio e con altissima professionalità, sempre all'altezza delle situazioni nonostante le difficoltà, le ristrettezze economiche e i problemi». Poi Maroni ha sottolineato l'impegno del governo a sostenere il Corpo nazionale: «Procederemo all'assunzione di vigili del fuoco - ha detto - e metteremo in atto programmi di potenziamento».

La nuova struttura del Centro aviazione di Ciampino inaugurata oggi è stata intitolata a Fabio Petrazzi, tecnico di bordo dell'elicottero 'Drago 56' precipitato, con altre quattro persone a bordo, il 19 giugno del 2000 sul Monte Gennaro nei pressi di Vicovaro Mandela (RM), durante un'operazione di soccorso.
Il nuovo hangar, con 2.000 metri quadrati di superficie, garantirà il ricovero di quattro elicotteri AB 412 e di due elicotteri A 109.
Si tratta di un segno, ha dichiarato il capo dipartimento dei vigili del fuoco Francesco Paolo Tronca, della «grande attenzione istituzionale verso il Corpo dei vigili del fuoco e dimostra la volontà di mettere a disposizione degli operatori la tecnologia più avanzata, fornendo risposte alle richieste di soccorso: un forte investimento per il futuro».
La struttura, infatti, è dotata di moderne attrezzature per lo svolgimento di tutte le attività di natura ispettiva e manutentiva dei velivoli, comprende anche un locale adibito a magazzino per il materiale di pronto impiego necessario allo svolgimento delle operazioni di soccorso.
La nuova sede del Centro aviazione fornirà anche la logistica alla sala operativa e ai due equipaggi in servizio giornaliero, composti ciascuno di: due piloti, un tecnico di volo e due sommozzatori o due Saf, esperti in tecniche speleo-alpino-fluviali, a seconda del tipo di missione da compiere.

Il Centro aviazione di Ciampino è alle dipendenze della Direzione centrale dell'emergenza e il soccorso tecnico del Dipartimento dei vigili del fuoco; oltre a costituire uno dei dodici nuclei elicotteri distribuiti sul territorio nazionale, è anche sede centrale per lo svolgimento dei corsi di formazione e qualificazione per i piloti e gli specialisti del Corpo.
Per quanto riguarda l'attività operativa, il Centro aviazione effettua ogni anno circa 500 missioni, con una media di oltre 60 salvataggi di persone. L'area geografica di competenza copre i territori delle regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e, parzialmente, quelli della Toscana e della Campania.