Unabomber, Elvo Zornitta: finalmente respiro come un uomo libero
Zornitta: «ho sempre avuto piena fiducia nella giustizia e soprattutto in alcuni magistrati come il pm Montrone»
PORDENONE - Elvo Zornitta, l'ingegnere di Azzano Decimo, in provincia di Pordenone, sospettato per anni di essere Unabomber, il bombarolo che per 14 anni ha flagellato il Veneto e il Friuli Venezia Giulia con i suoi ordigni diabolici, apprende da Apcom la notizia dell'archiviazione dell'inchiesta che lo riguarda da parte del gip di Trieste.
Al telefono quasi non ci crede, «Ma è sicuro?« - domanda Zornitta, che è felice ma non tradisce quella calma pacata che per cinque anni gli ha permesso di tenere i nervi saldi. E il primo commento dell'ingegnere è un grande sospiro: «Finalmente respiro a pieni polmoni, come un uomo libero».
«E' un gradissimo sollievo - prosegue - anzi è una benedizione con tutti i problemi che ci sono in questo momento almeno uno lo abbiamo risolto, questo è un problema in meno». L'ingegnere è al lavoro come ogni giorno, ma questa notizia merita di essere commentata a lungo. «Questa vicenda è durata veramente troppo - rivela - ricordo che solo due anni fa si diceva che c'erano ben altre prove e adesso invece siamo alla fine di un calvario».
Zornitta non ha mai perso la fiducia nella magistratura ma precisa «ho sempre avuto piena fiducia nella giustizia e soprattutto in alcuni magistrati come il pm Montrone.
Certo, - aggiunge - non si può avere fiducia in tutti i magistrati». Ma come ha fatto in tutti questi anni a mantenere la calma a proseguire imperterrito nella proclamazione della sua innocenza mentre ogni cosa sembrava ricondurre a lui, l'unico sospettato? «Sono una persona molto nervosa in realtà anche se dal di fuori posso sembrare calmo - racconta l'ingegnere - e sono anche un pessimista. Mi è costato tanta fatica mantenere la calma, ma l'ho dovuto fare per la mia famiglia che doveva trovare un riferimento e che non c'entrava nulla in questa vicenda». Mentre parla dei suoi cari l'ingegnere rivela una certa commozione, la felicità di un uomo il cui onore è stato restituito intatto dopo anni di sofferenze.