2 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Immigrazione clandestina

Medici Cisl: Cancellare la norma sulla denuncia degli irregolari

«E' contraria ai principi deontologici e profondamente sbagliato»

«Contrario ai principi deontologici e profondamente sbagliato». In queste poche parole è raccolto il giudizio dei medici della Cisl del Veneto sulla norma introdotta al Senato che apre alla possibilità che i medici denuncino i pazienti stranieri irregolari.

«Un giudizio che è stato ribadito, senza eccezione alcuna, in tutti i nostri congressi locali che si stanno svolgendo in questi giorni nelle principali città del Veneto: Vicenza, Venezia, Treviso, Belluno, Padova, Rovigo e Verona - precisa il dott. Saverio Adilardi, Segretario Generale Regionale della Cisl Medici del Veneto, medico-chirurgo, anestesista e rianimatore, Responsabile dell'Unità Operativa di Terapia del dolore dell'Istituto Città di Brescia e docente presso la facoltà di Odontoiatria dell'Università degli studi di Modena «I medici- prosegue Adilardi - agiscono e curano senza fare distinzioni ed eccezioni».

Per Roberto Suppi, Segretario Generale Regionale Aggiunto della Cisl Medici del Veneto, medico del Laboratorio Analisi dell'O.C.M dell'Az. Ospedaliera di Verona » la norma va cancellata nel prossimo passaggio alla Camera, è inutile per lo scopo che manifestamente si prefigge, è pericolosa per la salute della popolazione di nazionalità italiana o legalmente residente in Italia perché spinge l'immigrato irregolare a nascondendosi ed a celare i sintomi della sua malattia per non correre il rischio di farsi espellere (ed è intuitivo quanto questo possa essere pericoloso in caso di malattie infettive o contagiose), è eticamente inaccettabile perché priva delle persone di diritti tutelati dalla Costituzione e da Trattati Internazionali e spinge queste persone tra le mani di organizzazioni che oltre al lavoro ne gestiranno anche la salute e la stessa vita. Noi medici della Cisl abbiamo scelto una organizzazione sindacale che pone al centro la tutela del malato come persona, e il medico come portatore di valori, ci adopereremo perché l'opzione rimanga inapplicata.«