Antinoro alla seconda giornata nazionale del braille
Lo ha dichiarato l'assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali ed alla Pubblica Istruzione, Antonello Antinoro
PALERMO - «Louis Braille è l’esempio concreto di come ognuno di noi, davanti alle difficoltà, debba impegnarsi con caparbietà e affrontare gli ostacoli che ogni giorno la vita può porci. Se, infatti, un bambino di nome Braille non avesse voluto impegnarsi fin da piccolo nel superare il proprio handicap, milioni di persone cieche sarebbero rimaste isolate e ghettizzate».
Lo ha dichiarato l'assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali ed alla Pubblica Istruzione, Antonello Antinoro, durante la manifestazione organizzata dall'Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Palermo, per celebrare la seconda giornata nazionale del Braille.
«Oggi, fortunatamente, le persone non vedenti possono partecipare alla vita quotidiana e - continua Antinoro - possono relazionarsi con gli altri grazie ad uno strumento fondamentale come l’alfabeto braille. Manifestazioni come queste, da un lato sono utili perché riescono a risvegliare le coscienze di tutti sensibilizzando maggiormente l’opinione pubblica, dall’altro sono da insegnamento perché servono a far capire come non occorra abbattersi mai di fronte le difficoltà quotidiane, grandi o piccole che siano».
La manifestazione, che si è svolta presso la scuola media statale Vittorio Emanuele Orlando di Palermo, ha visto protagonisti, tra gli altri, anche il presidente provinciale dell’Unione ciechi, Giuseppe Scaccia; il dirigente scolastico del Vittorio Emanuele Orlando, Angela Ferrara e gli studenti dell’istituto che si sono esibiti in canti e recitazione.
Durante la giornata di oggi si sono svolte dimostrazioni pratiche per far conoscere ancor di più l'utilizzazione e la cultura del sistema di scrittura e di lettura ideato dal maestro francese Louis Braille.