Via libera dal Governo al Decreto anti-stupri, sì alle ronde
«Nessun veto dal Quirinale» dice il Ministro dell'Interno Maroni, ma niente ronde fa-da-te
Carcere senza possibilità di misure alternative per chi è accusato di violenza sessuale e ronde di cittadini non armati nell'ambito delle quali avranno un ruolo prevalente ex-agenti delle forze dell'ordine. Questi alcuni dei provvedimenti contenuti nel decreto legge antistupri varato questa mattina dal governo.
Il ministro dell'Interno Maroni ha spiegato che il decreto stanzia 100 milioni di euro con cui il Viminale potrà allestire un sistema più efficace di controllo del territorio attraverso l'assunzione entro il 31 marzo di 2.500 unità di forze dell'ordine. Per quando riguarda le ronde esclusa l'ipotesi del fai-da-te ma saranno costituite da volontari per la sicurezza saranno iscritti in apposite liste, coordinati e controllati dal prefetto e dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Sulle ronde nessun veto dal Quirinale - ha sottolineato Maroni.
Soddisfatto il sindaco di Roma Alemanno mentre il Premier Berlusconi fornisce un dato dato inatteso: «Voglio dire che rispetto al 2006-2007 i casi di stupro sono diminuiti del 10%«.