1 maggio 2024
Aggiornato 09:00

Alessandria: Commissione Consiliare Politiche della Sicurezza

ALESSANDRIA - Alla luce dei fatti protagonisti della cronaca nera di questo periodo e del conseguente dibattito politico, interviene il presidente della Commissione Politiche della Sicurezza, Vittoria Poggio: «Quello che esprimo è il mio pensiero tanto di donna quanto di presidente della Commissione Politiche della Sicurezza».

La valutazione parte dal presupposto che si debba introdurre il reato di «stupro» in luogo di quello di violenza sessuale come disciplinato dall’art. 609 bis del Codice Penale: la legge 66/96 inserisce, finalmente, i delitti di violenza carnale tra i «Delitti contro la persona» vedendo, per la prima volta, la libertà sessuale come una delle estrinsecazioni fondamentali della libertà personale ma è un dato di fatto come essa non disciplini il reato di stupro in maniera approfondita così da considerarlo come a parole già si fa, ossia un grave delitto contro la persona.

Il decreto che sarà varato al prossimo Consiglio dei Ministri, che anticiperà le misure contenute nel Decreto Sicurezza del Senato, rappresenta un passo importante nella direzione della tutela delle donne escludendo la possibilità degli arresti domiciliari, rendendo obbligatoria la custodia cautelare in carcere e prevedendo il patrocinio gratuito per le vittime.

«È necessaria, però, una riforma del codice penale – dice il presidente Poggio – finalizzata a ridurre i tempi del processo italiano e alla differenziazione giuridica delle condotte di stupro dagli atti di libidine. Non si vuole sminuire la gravità di questi ultimi ma evidenziare la assoluta gravità delle prime, da considerare fra i crimini più esecrabili».

A livello locale, fondamentale appare il contributo delle parti sociali al fine di predisporre progetti sulla materia e nella programmazione delle linee da seguire in quello che è il percorso già da tempo seguito dall’amministrazione comunale: «La videosorveglianza e l’utilizzo dei volontari, per esempio, – conclude Vittoria Poggio – possono intervenire a sostegno dell’opera delle Forze dell’Ordine per meglio presidiare il territorio, soprattutto nelle zone più periferiche».