1 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Politiche per la sicurezza

Si rincorre l'emergenza, girando a vuoto

Un poliziotto ogni 134 abitanti. Manca il coordinamento

ROMA - Per la sicurezza si rincorre l'emergenza. Non si riesce a prendere decisione ragionate e non dettate dall'emergenza. Oggi c'e' il problema degli stupri, ieri quello dei clandestini, l'altro ieri quello delle rapine e così via. Un ministro propone l'intervento dell'esercito dando, implicitamente, dell'incapace ad altro ministro, un altro propone le ronde ripetendo l'accusa, qualcuno ragiona, finalmente. Il ministro Renato Brunetta, dichiara che «ci sono però troppi corpi di polizia, spesso non coordinati tra loro.» E' quello che sosteniamo da tempo.

Nel nostro Paese c'è un poliziotto ogni 134 abitanti, neonati e novantenni compresi. I corpi di polizia sono composti dalla Polizia di Stato, dall'Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia Penitenziaria e dal Corpo Forestale per un totale di 331mila addetti ai quali vanno aggiunti quelli della Polizia Provinciale e Municipale che ammontano a circa 60mila unità. Il totale fa 391mila poliziotti cui aggiungere il personale della vigilanza privata che sono circa 50mila. L'Italia e' quindi protetta da ben 441mila poliziotti, tra pubblici e privati, il che significa, appunto, 1 poliziotto ogni 134 abitanti, neonati e ottantenni compresi.

Probabilmente siamo il Paese europeo con il maggior numero di poliziotti per abitante. Ironia della sorte non riusciamo ad avere un numero unico (il 112) per le emergenze, come ci impone l'Unione europea con una direttiva (del 1998!!!) il che ha provocato una sentenza di condanna della Corte di giustizia. Insomma, con il coordinamento, che auspichiamo da anni «si raggiungerebbe maggiore efficienza, minori costi, più operatività e più poliziotti e carabinieri per strada» come sostiene il ministro Brunetta. Sarebbe utile, per tutti, evitare battute da osteria e rimboccarsi le maniche.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc