18 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Cgil, Cisl e Uil regionali su ddl sicurezza

«No a norme che intervengono pesantemente sul fronte dei diritti delle persone»

«Cgil Cisl e Uil dell'Emilia Romagna, in relazione all'approvazione in Senato del disegno di legge 733 (pacchetto sicurezza), esprimono la propria contrarietà per quelle parti del testo che intervengono pesantemente sul fronte dei diritti delle persone».

Lo affermano in una nota le Segreterie Regionali CGIL CISL UIL denunciando «nel quadro di un provvedimento che denota un carattere intollerante e xenofobo, la particolare gravità della norma relativa alla soppressione del divieto di segnalazione alle autorità competenti, da parte del personale medico e sanitario, degli stranieri senza permesso di soggiorno che si rivolgono alle strutture sanitarie. Tale emendamento, in conflitto con l'art.32 della Costituzione e con le norme deontologiche dei medici, vanificherebbe tra l'altro gli importanti risultati raggiunti nella tutela sanitaria degli stranieri e dunque della sanità pubblica».

«A tale provvedimento - spiegano ancora le segreterie regionali - si aggiungono il Registro dei senza fissa dimora, con la schedatura presso il Ministero dell'Interno che renderebbe ancora più difficile l'accesso ai servizi sociali erogati dai comuni e infine le legalizzazione delle così dette Ronde».
«Cgil Cisl e Uil dell'Emilia Romagna invitano il Governo e le forze politiche, nel passaggio parlamentare di approvazione presso la Camera dei Deputati, a rivedere - conclude la nota - le norme del provvedimento in questione e nel caso venga comunque approvato nell'attuale formulazione, invitano la Regione Emilia Romagna a mettere in campo tutte le iniziative necessarie, legali ed amministrative, per rimuovere gli effetti negativi di tale provvedimento».