20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Risorse idriche per l'agricoltura

Irrigazione: ok a trasferimento acque da Simeto a Lentini

Un’operazione che consentirà di far aumentare il livello dell’acqua nell’invaso artificiale del siracusano di circa 865 mila metri cubi al giorno

PALERMO - E’ iniziato ieri il trasferimento di parte dell’acqua del fiume Simeto, da ponte Barca a Paternò al serbatoio di Lentini. Un’operazione che consentirà di far aumentare il livello dell’acqua nell’invaso artificiale del siracusano di circa 865 mila metri cubi al giorno. L’inizio del trasferimento, che rientra nel programma previsto dal sistema idraulico Simeto-Lentini, è stato possibile grazie all’utilizzo, da parte dei Consorzi di bonifica di Catania e Siracusa, di 3 grandi opere a suo tempo già realizzate: la traversa di ponte Barca (che sbarra il fiume Simeto), l’adduttore ponte Barca-serbatoio di Lentini (2 tubazioni di 2,40 metri di diametro per 24 chilometri di lunghezza - da Nord a Sud della piana di Catania verso Siracusa - che possono trasportare fino a 24 metri cubi di acqua al secondo) e il lago artificiale di Lentini capace di contenere fino a 130 milioni di metri cubi di acqua.

«In questo modo - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via - i vantaggi per gli agricoltori nel periodo estivo saranno rilevanti. Nella sola zona di Catania, servita dal Consorzio di bonifica etneo, gli ettari che potranno essere irrigati sono circa 7mila. E poi, grazie al raggiungimento del limite massimo previsto, il serbatoio avrà una valenza pluriennale, assicurando l’acqua anche in caso di stagioni più secche».

Tutte e tre le opere sono state costruite, negli anni, con i fondi dell’ex Cassa per il Mezzogiorno. Attualmente, rispetto al limite massimo di 110 milioni di metri cubi stabilito dal Servizio nazionale dighe, l’invaso di Lentini ne contiene 80 milioni, grazie al contributo fornito dai torrenti Trigona, Barbagjanni, Zena e Cave. L’utilizzo che avviene durante il periodo estivo è per uso irriguo (da parte dei Consorzi di bonifica di Catania e Siracusa) e industriale (Asi di Catania e Siracusa).
«Il trasferimento di parte delle acque - riprende La Via - sta avvenendo nel pieno rispetto dei limiti imposti dal Genio civile di Siracusa, a seguito di un’istruttoria, per conto del ministero dell’Ambiente, e propedeutica al rilascio della concessione di grande derivazione di ormai imminente emissione».

Le prescrizioni prevedono che nel fiume Simeto debba continuare a scorrere un minino deflusso vitale, che per il mese di gennaio è fissato in 12 metri cubi al secondo circa. Il periodo nel quale le acque possono essere deviate è quello invernale, da novembre a marzo. Fino a ieri, però, non era stato possibile avviare il trasferimento perché a novembre non c’era l’affluenza minima, mentre a dicembre le numerose piene avevano reso le acque molto torbide e quindi inutilizzabili e dannose per le infrastrutture irrigue.