19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Appalti pubblici

Lotta alle infiltrazioni della criminalità negli appalti pubblici

Un protocollo in prefettura di Benevento

BENEVENTO - Con la sottoscrizione di un protocollo di legalità tra il prefetto De Miro e il presidente della provincia Cimitile, proseguono a Benevento le iniziative per prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici.
Con il documento, che va ad integrare il precedente protocollo sottoscritto nel settembre 2005, la Provincia si impegna non soltanto all'acquisizione delle informazioni antimafia al sensi del D.P.R. 252/98 nei confronti della ditta aggiudicataria di appalti di opere pubbliche superiori a 250.000,00 euro ma anche ad inserire nel bandi di gara l'obbligatorietà della preventiva acquisizione delle informazioni nei confronti delle ditte cui debbono essere conferiti, indipendentemente dal loro importo, sub appalti e sub-contratti assimilati, cessioni, cottimi, noli e forniture c.d. sensibili (trasporto di materiali a discarica, smaltimento rifiuti, fornitura e trasporto terra, acquisizioni dirette ed indirette di materiale di cava per inerti e di materiale di cava di prestito per movimento terra, fornitura e/o trasporto di calcestruzzo, fornitura e/o trasporto di bitume, noli a freddo di macchinari, fornitura con posa in opera e noli a caldo qualora non debbano essere assimilati a sub appalto ...).

«La stipula del protocollo», ha dichiarato il prefetto, «testimonia ancora una volta l'attenzione verso positive e concrete forme di collaborazione con gli enti locali al fine di scongiurare il pericolo delle infiltrazioni mafiose nella fase dì acquisizione, gestione ed esecuzione dei pubblici appalti. Il protocollo rappresenta, quindi, un importante strumento di deterrenza e dì prevenzione a garanzia della libertà d'intrapresa economica e di un rassicurante standard di sicurezza che costituisce un valore aggiunto per lo sviluppo del territorio beneventano».

«Ad oggi purtroppo», ha aggiunto ancora il Prefetto, «si registrano episodi di chiara valenza intimidatoria nei confronti di ditte locali cui non fa riscontro la denuncia di fenomeni estorsivi, mentre l'attività di prevenzione da parte delle Istituzioni può costituire maggiore efficace argine alla penetrazione della criminalità nel tessuto economico sano della provincia se sostenuta da una complessiva mobilitazione. La sicurezza di un territorio, infatti, è un bene primario che va salvaguardato e protetto con l'impegno e la collaborazione di tutti perché il contrasto a fenomeni criminali che costituiscono distorsione dell'economia non può essere delegato soltanto alle forze dell'Ordine e alla Magistratura, ma richiede anche una denuncia forte da parte della società e degli stessi operatori economici».

«Da oggi mi sento molto più tranquillo rispetto alla gestione ed all'utilizzo dei fondi per la realizzazione di opere pubbliche da parte della Provincia». E' quanto ha dichiarato il Presidente Cimitile, commentando il protocollo. «Questo strumento, rispetto al precedente, garantisce maggiore forza ed efficacia ai controlli della Pubblica amministrazione. Ritengo che il Protocollo garantirà tutti circa la tenuta dell'etica sociale e della qualità ambientale del territorio sannita. Lo sforzo che la Provincia, la Prefettura, le Forze dell'Ordine e le altre Istituzioni pongono in essere per la trasparenza e la legalità, tuttavia, da solo non basterà; mi associo, infatti, all'appello del Prefetto perché tutto il corpo sociale sannita, sano e produttivo, si senta mobilitato ad escludere i corpi infetti che lo aggrediscono. La criminalità organizzata crea danni enormi al territorio: occorre arginarla ricorrendo alla denuncia degli estorsori e dei criminali davanti alle Autorità di polizia. Si tratta non di delazione, ma piuttosto di un processo di autodifesa del nostro vivere civile perché senza di esso il nostro territorio continuerà a perdere immense risorse che oggi vanno ad ingrassare i malavitosi e che invece meglio potrebbero essere utilizzati in investimenti produttivi».