29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Codici: non è con una ordinanza di questo tipo che si risolve il problema

Alemanno: spero ordinanza alcolici non serva più

Chiediamo maggiore serietà nei controlli fuori dai locali e le etichette sulle bottiglie

Apprendiamo dagli organi di stampa della rissa avvenuta ieri sera nel pieno centro di Roma, i protagonisti della vicenda sono ancora una volta dei ragazzi ubriachi. «Quanto accaduto è il forte segnale che le restrizioni messe a punto dall’ordinanza del sindaco di Roma non sono risolutive al problema – dichiara il segretario nazionale del CODICi, Ivano Giacomelli- . A noi infatti non sembra che i primi riscontri del provvedimento siano positivi come dichiara lo stesso Sindaco. Con questo provvedimento si sta penalizzando solo una categoria, in quanto i ragazzi che voglio ubriacarsi possono farlo tranquillamente chiudendosi in un pub».

L’abuso di alcol tra i giovani è in costante crescita. Secondo l'Istituto superiore di sanità, 740 mila minori adottano abitualmente comportamenti considerati a rischio. I dati Istat relativi al decennio 1998-2007 rilevano che il consumo di alcol tra i ragazzi da 14 a 17 anni e' cresciuto dal 12,6 al 20,5 per cento. Secondo la relazione del Ministero della Salute, in Italia l'uso di alcol è causa dell'elevata e crescente mortalità giovanile per incidente stradale per più del 40% dei casi, e del 46% dei morti di età compresa tra i 15-24 anni.

I dati in oggetto - commenta la Sociologa del CODICI, Monia Napolitano- evidenziano più un disagio minorile dalle connotazioni sociali che necessita di interventi più concreti e mirati e non a delle restrizioni.
Pertanto, il CODICI chiede al Ministero della Sanità che vengano poste delle etichette sulle bottiglie di alcolici e superalcolici, che non risolveranno del tutto il problema, ma saranno utili al fine di evidenziare i rischi sulla salute che questi possono provocare e alle forze dell’ordine chiede tolleranza zero per chi guida in stato di ebbrezza e per tutte le attività che non rispettano la legge.