19 aprile 2024
Aggiornato 05:30

Sospensione servizio rifiuti per i comuni laziali morosi

Ad oggi il debito dei Comuni è arrivato alla ragguardevole cifra di ben oltre 200 milioni di euro

Lo scorso 12 dicembre la Federlazio ha inviato una lettera - indirizzata, tra gli altri, al Presidente della Regione Marrazzo, agli Assessori regionali Nieri e Zaratti, a tutti i Presidenti delle Province del Lazio – in cui si segnalava il gravissimo stato debitorio in cui versano alcuni Comuni del Lazio nei confronti delle aziende di smaltimento e trattamento dei rifiuti. Ad oggi il debito dei Comuni è arrivato alla ragguardevole cifra di ben oltre 200 milioni di euro.

Le aziende di smaltimento rifiuti, oltre all’ingente danno relativo ai mancati introiti, sono costrette anche a subire la beffa di continuare, per legge, a pagare obblighi dovuti come ad esempio l’ecotassa e gli oneri di post gestione, che non possono certo essere elusi e che devono essere pagati a prescindere dalla materiale erogazione del corrispettivo.

E’ pertanto facile prevedere a breve, in mancanza di azioni correttive, l’entrata in crisi finanziaria dell’intero sistema. Crisi che potrebbe aggravarsi dinanzi all’attuale scenario nazionale ed internazionale.

Alla luce di tutto ciò la Federlazio a dicembre rendeva noto che, se entro il 15 gennaio 2009 non fossero pervenute risposte in tal senso, avrebbe reso operativo lo stato di agitazione della categoria attraverso la sospensione del servizio di trattamento e di smaltimento finale.

Ad oggi, non essendo pervenuta alcuna risposta, la Federlazio dichiara che da martedì 20 gennaio 2009 le aziende associate sospenderanno il servizio nei confronti dei Comuni morosi fino a data da destinarsi.