«Casa Dago» per soggetti post-comatosi
La struttura per il reinserimento sociale e la reintegrazione familiare supervisionata del soggetto post-comatoso con l’obiettivo di migliorare la vita di chi è uscito dal coma
La Giunta regionale del Lazio presieduta da Piero Marrazzo ha approvato il progetto ‘Casa Dago’, la struttura per il reinserimento sociale e la reintegrazione familiare supervisionata del soggetto post-comatoso con l’obiettivo di migliorare la vita di chi è uscito dal coma.
Il progetto è stato presentato dall’Azienda USL Roma C. Il progetto ‘Casa Dago’ punta alla riqualificazione e al reinserimento scolastico-lavorativo dei soggetti post-comatosi, con il supporto dei corsi di informatica, disegno e pittura, decoupage e ortofrutticoltura. Presupposto fondamentale è l’ospitalità nella struttura, per i residenti nella provincia e non, essenziale per la prosecuzione del progetto riabilitativo extra-ospedaliero
Casa Dago, è stata creata da l’A.R.CO.92 una struttura nella quale vengono ospitate persone con handicap motori e psicologici, i quali assieme ai propri familiari affrontano la delicata fase del ritorno presso il proprio ambiente familiare e sociale. Ogni attività è svolta con la supervisione di psicologi, che aiutano i familiari a gestire ed aiutare il disabile nel recupero della maggior autonomia possibile, nell’ottica del reinserimento familiare, sociale, scolastico e/o lavorativo.
l’A.R.CO.92 è presieduta fin dalla sua costituzione da Maria Elena Villa, coadiuvata da specialisti del settore (rianimatori, neurologi, fisiatri, fisioterapisti, logopedisti, psicologi ed infermieri.) impegnati prevalentemente nei reparti di Rianimazione del Policlinico «A. Gemelli» e dell’I.R.C.C.S. «Santa Lucia» di Roma, con l’indispensabile aiuto di un gruppo di volontari.