18 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Una sufficienza, con qualche dubbio: è il voto che i milanesi danno alla sanità lombarda

Indagine Cisl su sanità lombarda

Il 60% dei milanesi soddisfatti ma il 45,6% sceglie le strutture private

Una sufficienza, con qualche dubbio: è il voto che i milanesi danno alla sanità lombarda secondo quanto emerge da un'indagine realizzata per Job, mensile free press della Cisl di Milano, dalla società S&G Kaleidos. Alla domanda «A livello personale è soddisfatto del servizio sanitario?» il 54,3% degli intervistati ha risposto «abbastanza» e il 5,5% molto. Sommando i due dati si arriva a quasi il 60% dei consensi, che giustificano il voto finale. Il rovescio della medaglia è il 40% di critici, che si dividono tra un 31,4% di «poco» e un 8,8% di «per nulla» soddisfatti.

I dati dicono che il 54,4% dei milanesi per la sua salute «si rivolge solitamente» a una struttura pubblica, mentre il 45,6% preferisce i servizi del privato-convenzionato. «I risultati della ricerca - spiega Giuseppe Saronni, segretario della Cisl milanese - dicono che il sistema sanitario lombardo svolge la sua funzione in modo efficace, tuttavia c'è da riflettere sul fatto che 4 cittadini su 10 non sono soddisfatti e oltre il 45% si rivolge al privato-convenzionato. Il privato prende sempre più spazio, grazie anche a precise scelte politiche del governo regionale.

Questo può essere un problema, non solo per qualche episodio di malaffare, quanto per il fatto che il privato, per sua natura, deve tenere conto di fattori economici che possono prevalere sul diritto del cittadino a trovare sempre la risposta ai suoi bisogni». «Va bene una sana concorrenza tra pubblico e privato - continua Saronni - ma occorre investire maggiormente nella sanità pubblica, per migliorare le strutture e offrire un servizio più adeguato». In merito ai «suggerimenti» per migliorare il servizio, il 21,3% degli intervistati sostiene che occorre «selezionare personale più qualificato» (medici, infermieri), il 18,5% «accorciare i tempi di attesa» per ricoveri, visite ed esami, il 16,4% «rinnovare le strutture troppo vecchie». Seguono la necessità di migliorare «pulizia e igiene delle strutture» (11,1%), la richiesta di più «comprensione e umanità da parte del personale ospedaliero» (10,3%) e di maggiore «puntualità nell'orario delle visite» (8,8%). Il 7,7%, infine, chiede di «rendere più accogliente l'ambiente ospedaliero».

Tra i cittadini che preferiscono rivolgersi al privato-convenzionato, il 29,9% ha motivato questa scelta con «i tempi di attesa più brevi» per le prestazioni, il 23,3% a causa di precedenti «esperienze negative con strutture pubbliche», il 20,5% perché ritiene ospedali e studi privati «più moderni e accoglienti». Seguono quelli che affermano di non «badare a spese per la propria salute» (14,4%) e quelli che considerano il personale del privato «più attento e qualificato» (11,1%).