17 maggio 2024
Aggiornato 07:00
Quando invecchiamo, la nostra memoria comincia a declinare

Il progetto HERMES aiuta gli anziani ad affrontare la perdita di memoria

«HERMES sta aiutandoci a trasformare in realtà il sogno di un periodo di vita indipendente più lungo e a mantenere più attivi gli anziani», ha spiegato il professor Manfred Tscheligi

Quando invecchiamo, la nostra memoria comincia a declinare: dimentichiamo i nomi, dobbiamo sforzarci per ricordare conversazioni recenti, e sempre più spesso impegni e cose da fare sfuggono di mente. I ricercatori del progetto HERMES («Cognitive care and guidance for active aging«), finanziato dall'UE, stanno ora sfruttando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) per sviluppare un sistema di facile uso che aiuti gli anziani con problemi di memoria e che proponga esercizi per migliorare le funzioni mnemoniche. Nell'ambito del tema TIC del Settimo programma quadro (7°PQ), HERMES ha ottenuto un finanziamento di 2,82 milioni di euro.

«HERMES sta aiutandoci a trasformare in realtà il sogno di un periodo di vita indipendente più lungo e a mantenere più attivi gli anziani», ha spiegato il professor Manfred Tscheligi, coordinatore del progetto e direttore del CURE (Centre for Usability Research and Engineering) di Vienna. «Sviluppare una tecnologia innovativa e non intimidatoria in grado di rispondere alle esigenze di questa preziosa fascia di popolazione è una sfida che la nostra comunità di ricercatori è ansiosa di affrontare».

Tra i partner del progetto si annoverano esperti in gerontologia, trattamento vocale, integrazione hardware e progettazione mirata all'utilizzatore. Tutti insieme, stanno lavorando sulle ultime tecnologie di trattamento ed elaborazione audiovisiva intelligente per creare un sistema specificamente destinato agli anziani con seri problemi di memoria che potrebbero non trovarsi a proprio agio con le nuove tecnologie o con i dispositivi «brain-boosting».

Nel sistema HERMES, l'abitazione dell'utente dispone di un computer, microfoni e telecamere che lavorano in coordinazione con un telefono mobile per registrare conversazioni, avvenimenti, coordinate spaziali, date e tempi. Le informazioni vengono archiviate, trattate e analizzate, consentendo così all'utilizzatore di frugare nel passato e ritrovare, ad esempio, quello che qualcuno ha detto. Il sistema può anche rilevare le azioni ripetitive quotidiane e usarle per ricordargli di svolgere i compiti giornalieri abitudinari. Le interfacce del dispositivo sono intuitive, semplici e di facile uso.

In sintesi, il prototipo fornirà tre servizi fondamentali. Se un utilizzatore ha bisogno di ricordare qualcosa successo nel passato recente gli basterà chiederlo al sistema (ad esempio: «Che cosa mi ha detto ieri mia figlia quando abbiamo parlato della tempesta di neve a Montreal?«) Il computer è in grado di scegliere le parole chiave, recuperare la conversazione in questione e ripeterla.

Il secondo servizio aiuterà l'utilizzatore a gestire le attività quotidiane. Ad esempio, se si accorge che la scorta di caffè è quasi finita può chiedere al sistema di ricordargli di comprarne altro. Il sistema registra la richiesta e la collega al negozio in cui il paziente si rifornisce abitualmente. Quando l'utilizzatore passa dinanzi al negozio, si attiverà un messaggio di allarme del dispositivo mobile per invitarlo a entrare e rifornirsi.

Infine il sistema proporrà una serie di esercizi per rafforzare le capacità mnemoniche dell'utilizzatore, basate sugli impegni reali e le memorie registrate, evitando in tal modo il pericolo di un'eccessiva dipendenza dalla nuova tecnologia e rallentando il declino della memoria.

«Tutti dimentichiamo qualcosa di tanto in tanto: è umano. Ma quando invecchiamo il fenomeno può influire seriamente sulla nostra vita», sintetizza il professor Tscheligi. «Molti prodotti si concentrano esclusivamente sui sintomi, o, al contrario, li ignorano completamente. HERMES offre un approccio che affronta sia i sintomi che le cause».

Il progetto triennale è partito nel gennaio 2008, e il gruppo di ricerca ha già terminato l'analisi delle esigenze degli anziani. Sono stati così messi meglio in luce i casi in cui gli anziani pensano di poter trarre vantaggio da richiami e allarmi, e il modo in cui interagiscono con la tecnologia, incluse le tecniche destinate a contrastare la perdita di memoria.

I primi prototipi d'interfaccia sono ora in fase di sviluppo e dovrebbero essere disponibili verso la metà del 2009. Nella seconda metà del progetto verranno condotti ulteriori test e messe a punto.