3 settembre 2025
Aggiornato 19:00
«Fabbrica di malasalute e malasanità al servizio del mercato e del profitto»

«Malasanità: la Corte dei Conti regionale punta il dito sul sistema dei Drg»

Dichiarazione di Alfio Nicotra, segretario regionale Prc Lombardia

Nella relazione sulla finanza territoriale presentata stamattina dalla Corte dei Conti per la Lombardia, al capitolo dedicato alla sanità, i Drg (Diagnosis related groups) su cui si basano gli esborsi della Regione alle strutture sanitarie sono descritti come «ad alto rischio di inappropriatezza».
I Drg fissano in pratica la tariffa per ciascun tipo di prestazione, sia essa resa da strutture private accreditate, sia da ospedali pubblici. Più sofisticato è il trattamento (ad esempio un intervento chirurgico), più elevato è il costo coperto con denaro pubblico. Un meccanismo che inevitabilmente incoraggia l'arbitrio di chi è innanzitutto interessato al guadagno, con gli esiti terrificanti della clinica privata Santa Rita di Milano.

«Il sistema basato sui drg è una fabbrica di malasalute e di malasanità, noi lo diciamo da tempo», dichiara il segretario del Prc Lombardia Alfio Nicotra. «E diventa sempre più pericoloso e sempre più costoso, a mano a mano che le cliniche private crescono in Lombardia togliendo spazio alle strutture della sanità pubblica.»

La stessa Corte dei Conti fornisce i dati della privatizzazione galoppante: dal 1999 al 2007, nella sanità lombarda i posti letto delle strutture private accreditate sono cresciuti del 2% l'anno, passando da 12.355 a 14.442. Erano un sesto, oggi rappresentano un terzo del totale, perché nello stesso periodo i letti nel pubblico sono crollati di quasi il 25%, passando da 35.255 a 26.698.

«Ancora una volta inconsistente l'autodifesa del presidente della Regione di fronte all'evidenza delle cifre e dei fatti», continua Nicotra. «E' paradossale che si vanti di moltiplicare i controlli proprio chi introduce la volpe nel pollaio.

«Occorre invece smantellare il processo di privatizzazione della sanità messo in piedi da Formigoni. Esso va ribaltato e ricondotto a un'etica della salute come diritto e supremo bene pubblico, incompatibile con le logiche del profitto e del mercato.

«Altrimenti», conclude il segretario del Prc, «niente potrà metterci al riparo da altri casi simili a quello della clinica Santa Rita, che è solo il peggiore tra tanti su cui si è indagato e si sta ancora indagando nella nostra regione».