19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Approfondire il tema dell’interazione tra le linee elettriche ad alta tensione e l’avifauna

Terna e LIPU: primo accordo congiunto sull’avifauna

Questo l’obiettivo principale dell’accordo siglato oggi tra Terna, la società che gestisce la Rete Elettrica Nazionale e la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli)

Approfondire il tema dell’interazione tra le linee elettriche ad alta tensione e l’avifauna per verificare il reale impatto che la rete di trasmissione può esercitare nei confronti di uccelli migratori o stanziali e valutare eventuali azioni di mitigazione. Questo l’obiettivo principale dell’accordo siglato oggi tra Terna, la società che gestisce la Rete Elettrica Nazionale e la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli).

L’accordo, della durata di 16 mesi, prevede sopralluoghi periodici per valutare gli effetti delle collisioni degli uccelli con tralicci e fili, una situazione nota ma poco quantificata. A questo scopo sono state individuate, in base all’alta presenza di uccelli selvatici, sei aree test di studio in tutto il territorio nazionale, tutte zone di primaria importanza per la migrazione, la sosta o la riproduzione di tali specie classificate, individuate come ZPS (Zone Protezione Speciale) e IBA (Important Bird Areas): Parco Nazionale del Gran Paradiso, Parco Nazionale dello Stelvio, Carso Triestino, Valli di Comacchio, Monti della Tolfa e Stretto di Messina, alle quali si aggiunge una settima area rappresentata da una riserva gestita dalla LIPU, ossia la Riserva Naturale Lago di Montepulciano (SI), per un totale di circa 170 Km di rete elettrica di proprietà di Terna.

Il progetto Terna e LIPU rappresenta un’importante opportunità per studiare, per la prima volta in modo sistematico e su ampia scala nazionale, l’effetto dell’impatto dell’avifauna con le linee elettriche ad alta tensione. Gli unici dati certi, infatti, sono relativi al fenomeno dell’elettrocuzione, cioè della morte per fulminazione degli uccelli che toccano contemporaneamente con le ali due conduttori, evento però causato esclusivamente dagli elettrodotti in media e bassa tensione.

Per le linee in alta tensione, invece, l’elettrocuzione non si verifica, in quanto la distanza di almeno tre metri tra i conduttori esclude che alcuna delle specie di volatili presenti nel nostro Paese possa restarne vittima. Si rileva, invece, sempre per le linee ad alta tensione, il problema della collisione degli uccelli contro i conduttori e i tralicci, in particolare con specie anche di grande importanza come airone, cicogna bianca, fenicottero, molte specie di passeriformi e rapaci sia diurni che notturni.

I risultati degli studi effettuati potranno essere utilizzati per fornire indicazioni gestionali da applicare lungo le linee di maggiore impatto con l’avifauna al fine di mitigarne i potenziali effetti critici.

«Non esistono dati certi sul fenomeno della collisione degli uccelli con linee elettriche ad alta tensione», ha dichiarato Gianni Armani, Responsabile Pianificazione e Sviluppo Rete di Terna, «e una quantificazione oggettiva degli impatti è un elemento indispensabile per impostare qualunque azione di mitigazione. Al contrario, alcune ricerche dimostrano che la presenza di infrastrutture di rete può portare all’avifauna alcuni benefici tra cui la possibilità di costruire sulle basi dei tralicci siti di nidificazione e appostamento».

«Il progetto con Terna – dichiara Elena D’Andrea, Direttore Generale LIPU – rappresenta un’opportunità importante per conoscere meglio il fenomeno dell’impatto con le linee ad alta tensione e per prevenire i danni per le popolazioni di uccelli in queste magnifiche aree naturali del paese, così particolarmente utilizzate per la sosta o la migrazione. In questo modo – aggiunge – si prosegue il percorso intrapreso dal decreto emanato nel 2007 dal ministro dell’Ambiente volto a minimizzare gli impatti degli elettrodotti in zone sensibili come le Zone a Protezione Speciale».

Il progetto avviato con la LIPU scaturisce dall’impegno costante di Terna nel contenere l’impatto dei nuovi impianti da realizzare con interventi di mitigazione come enunciato nel Rapporto di Sostenibilità 2007, presentato a novembre, che attesta l’importanza strategica del rispetto nei confronti dell’ambiente da parte di una società, proprietaria per oltre il 98% delle infrastrutture elettriche, per la quale la sostenibilità diventa un concetto coerente con quello di sviluppo, efficienza, sicurezza e innovazione.

Nata nel 1965, la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) è la maggiore associazione per la protezione degli uccelli in Italia. I principali obiettivi dell’associazione, definiti dallo Statuto, sono la conservazione degli uccelli selvatici, dei loro habitat e della biodiversità, e la diffusione della cultura ecologica, finalizzata a promuovere, tramite il coinvolgimento della gente e del volontariato, la qualità dell'ambiente, la sostenibilità nell'uso delle risorse e il rispetto degli animali e di tutti gli esseri viventi.