Commissione Consiliare Congiunta ad Alessandria
La salute ed il benessere di molti giovani sono, allo stato attuale, fortemente minacciati dal consumo di alcool e di sostanze psicotrope e questo rappresenta, allo stesso tempo, un problema di sanità e di sicurezza
La salute ed il benessere di molti giovani sono, allo stato attuale, fortemente minacciati dal consumo di alcool e di sostanze psicotrope e questo rappresenta, allo stesso tempo, un problema di sanità e di sicurezza.
Gli incidenti stradali, infatti, sono una questione di assoluta priorità, considerando l’alto numero di morti e di invalidità permanenti o temporanee che causano nel mondo.
Gli studi condotti evidenziano l’allarmante percentuale di giovani vittime con i conseguenti, elevatissimi, costi sociali, umani ed economici che rendono la questione della sicurezza stradale un argomento di fondamentale importanza per i dipartimenti di prevenzione ed i sistemi sanitari dei Paesi. A tale proposito vale la pena di citare il cosiddetto paradosso di Kreitmann: i cosidetti heavy drinkers (bevitori pesanti, alcool dipendenti) costituiscono un onere per la collettività di gran lunga inferiore a quello dei bevitori occasionali o moderati.
Le statistiche recenti parlano di incidenti stradali mortali causati, per il 50%, da alcool e sostanze stupefacenti: sono, quindi, classificati al primo posto tra i fattori di rischio legati allo stato del conducente.
Spesso la diffusa tendenza di sottovalutare la situazione è legata a problemi di disinformazione: non tutti sanno che una piccola quantità di queste sostanze è sufficiente a ridurre i riflessi, annebbiare la vista e provocare colpi di sonno, che, a parità di quantità di alcool assunto, il rischio aumenta al diminuire dell’età della persona e che l’età di inizio del consumo si è abbassata a 15 anni.
L’etilismo, piaga legata, in passato, a condizioni di miseria, è fenomeno che, con il benessere, è sconfinato in altre aree sociali: i giovani, in particolare, bersagli di falsi modelli di vita, ricercano nell’alcool risposte alle loro insicurezze e ai loro bisogni di aggregazione sociale.
La risposta delle politiche in materia dovrebbe inserirsi in una più vasta azione sociale che permetta, in maniera sinergica, di individuare metodi di responsabilizzazione che tengano conto delle situazioni e dei contesti culturali dei diversi Paesi.
In questo senso le Commissioni Consiliari Sicurezza e Sanità, con i Presidenti Vittoria Poggio e Roberto Sarti, si sono attivate raccogliendo contributi che possano supportare l’Ente nell’elaborare progetti e attuare iniziative.