28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
«Misure di razionalizzazione del sistema sanitario regionale per il rientro del disavanzo»

Sanità: Il Presidente Bassolino firma la legge approvata dal consiglio regionale

«Forte è il mio apprezzamento per il lavoro intenso portato avanti dal Consiglio in queste settimane per approvare il piano nei termini previsti», ha detto Bassolino

Il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, ha già firmato, subito dopo l’approvazione del Consiglio Regionale, la legge recante «Misure di razionalizzazione e riqualificazione del sistema sanitario regionale per il rientro del disavanzo», e l’allegato Piano di ristrutturazione e riqualificazione della rete ospedaliera.
«Forte è il mio apprezzamento per il lavoro intenso portato avanti dal Consiglio in queste settimane per approvare il piano nei termini previsti», ha detto Bassolino.

«Con questo provvedimento segniamo una vera svolta per la riforma del nostro sistema sanitario: portiamo le ASL da 13 a 7, riduciamo il numero dei distretti sanitari, aboliamo i coordinamenti tecnico provinciali, tagliamo e riconvertiamo i posti letto in eccesso nelle strutture pubbliche e private, riorganizziamo la rete dell’emergenza e riqualifichiamo le aziende ospedaliere, riconvertiamo e unifichiamo ospedali dove è necessario, rendiamo più efficienti le procedure di accreditamento. Grazie a queste scelte è possibile avere meno apparati e più qualità dei servizi.

«I risparmi derivanti da questa razionalizzazione dei costi e la riduzione della spesa farmaceutica introdotta con le ultime delibere della giunta sono essenziali per rispettare il piano di rientro concordato col governo. Stiamo compiendo un nuovo e importante passo del cammino di risanamento avviato negli anni scorsi, quando il disavanzo ammontava a 8 miliardi di euro», ha aggiunto Bassolino.

«Nell’incontro di questi giorni e nei contatti col governo e con il sottosegretario Letta – ha infine sottolineato Bassolino – ci si è concentrati esclusivamente sulle misure necessarie a evitare il commissariamento. E’ evidente dunque che non si è parlato di alcun nome».