29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Comunità montane

«La delibera della giunta non risponde alle esigenze del territorio»

Così afferma il consigliere regionale di Forza Italia, Ugo Cavallera

«Abbiamo votato contro la delibera per l’attuazione del riordino delle Comunità montane perché il testo non soddisfa le richieste del territorio». Così afferma il consigliere regionale di Forza Italia, Ugo Cavallera, che ritiene «ci fossero altre strade per alleggerire a livello burocratico e istituzionale i costi, senza imporre alle zone montane un percorso che creerà senza dubbio difficoltà operative e che potrebbe anche ostacolare le iniziative di sviluppo promosse dalle Comunità montane».

«In particolare – continua l’esponente azzurro – nell’alessandrino sono stati compiuti pesanti accorpamenti e occorrerà molto impegno sia da parte dei Comuni sia della Regione per assicurare pari opportunità a tutte le varie aree territoriali interne alle Comunità montane, specie nella fase delicata di transizione. Per questo ritengo sia necessario mettere a disposizione risorse regionali integrative per completare le iniziative finora impostate con i fondi europei e regionali».

Cavallera reputa inoltre che «le nuove modalità scelte per individuare i Consigli delle Comunità montane, favorendo anche le aggregazioni di partito, trasversali ai singoli Comuni, rischino di politicizzare la gestione delle Comunità invece di favorire la convergenza basata sugli interessi delle popolazioni, che continuano, pur se con difficoltà, a risiedere nelle zone montuose del Piemonte.

Il consigliere di Forza Italia giudica invece positivamente la non esclusione dalle Comunità montane di quei Comuni inseriti alcuni anni fa e oggi parte attiva nella gestione di servizi di base, così come avviene ad esempio in alcuni Comuni della bassa Val Curone e della Valle Bormida.
«Mi auguro – ha concluso Cavallera – che nella prossima fase di discussione del bilancio e della finanziaria regionale 2009 la Regione dimostri una maggiore attenzione finanziaria verso la montagna e ci sia occasione per una parziale modifica normativa che risolva le criticità ancora esistenti».