3 maggio 2024
Aggiornato 13:00
Il Centro diurno Alzheimer di Viterbo

Alzheimer: a Viterbo operativo un centro già da sei anni

E’ una struttura di eccellenza sotto il profilo riabilitativo e sociale e un esempio di come il concetto di continuità assistenziale possa trovare una realizzazione concreta nel territorio

E’ una struttura di eccellenza sotto il profilo riabilitativo e sociale e un esempio di come il concetto di continuità assistenziale possa trovare una realizzazione concreta nel territorio.
Il Centro diurno Alzheimer di Viterbo opera ormai a pieno regime da circa sei anni ed è diventato un punto di riferimento insostituibile per molti cittadini afflitti da questa patologia terribile, non solo per chi ne viene direttamente colpito, ma anche per i familiari.

La sede si trova nel quartiere Santa Barbara, a Piazzale dei Buccheri (telefono 0761/270153). Il servizio è destinato a una fascia di utenza con caratteristiche di gravità lieve - medio di deterioramento e, attualmente, viene erogato a 15 pazienti. Il progetto, che coinvolge molte espressioni del volontariato locale, è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Ausl e Comune di Viterbo. Per l’azienda sanitaria, in particolare, si è mossa in prima linea l’Unità Valutativa Alzheimer (U.V.A.), diretta da Antonio Lanzetti.

Il Centro diurno é aperto per tre giorni settimanali (martedì, giovedì e venerdì), dalle ore 9 alle ore 15, e garantisce, tra l’altro, il pasto e il trasporto per alcune persone che non hanno parenti disponibili all’accompagnamento. Il personale impiegato nella gestione e nel coordinamento del servizio é costituito da psicologi, assistenti sociali, terapisti della riabilitazione, educatori professionali e assistenti domiciliari. Durante il corso dell’intera giornata gli ospiti vengono coinvolti in diverse attività: dagli esercizi psicomotori alla musicoterapica, dalla terapia cognitiva e occupazionale alle attività ricreative, fino alla preparazione del pranzo.

Presso il Centro diurno è anche operativo, per due giorni settimanali, uno sportello all’interno del quale vengono svolte diverse mansioni, tra cui l’ascolto e il sostegno per gli utenti e i loro familiari, l’attività di segretariato sociale. Il servizio, infine,garantisce anche un considerevole impegno a livello formativo e informativo i cui destinatari sono i malati e i loro cari, ma anche gli operatori sanitari e i medici di base.

«Il Centro Alzheimer – commenta Elettra Lazzaroni, geriatra Uva e responsabile Adi del Distretto 3 – è un progetto nel quale crediamo con convinzione. In generale il servizio che svolge l’Uva sul territorio garantisce al cittadino una integrazione concreta tra ospedale e territorio. L’unità stessa è nata dal coinvolgimento di operatori provenienti dal Distretto 3 (Adi - Assistenza domiciliare integrata e servizi sociali) e dalle unità di Neurologia di Belcolle e di Psicologia. Da questo punto di vista la nostra esperienza è unica in tutto il territorio regionale. Con la nascita dell’Unità Valutativa Alzheimer, abbiamo risolto il problema legato al rischio di perdere il contatto con il paziente una volta dimesso dall’ospedale. Dalla diagnosi a tutto il percorso terapeutico socio sanitario, fino all’assistenza familiare domiciliare, il malato affetto di Alzheimer non viene mai abbandonato dalla Ausl di Viterbo. Questa è vera continuità assistenziale».