Legambiente risponde all'Assessore Galasso
Legambiente Regionale risponde con una nota alla replica dell'assessore all'ambiente del Comune di Riccione. Le dichiarazioni dell'Assessore Galasso sono piuttosto strane - reca la nota - chiede l'aiuto di Legambiente per far si «che tutti i comuni della provincia possano passare dalla tassa alla tariffa» per il servizio di raccolta dei rifiuti, affermando che la cosa è necessaria per fare in modo che «chi raccoglie paghi meno», e nel frattempo si rifiuta di far pagare meno chi non solo raccoglie bene ma si dà da fare anche per produrre meno rifiuti.
Al Comune di Riccione si sa benissimo che la disponibilità di Legambiente a dare una mano c'è sempre stata, quando è stata chiesta, ma forse è meglio che Galasso lasci perdere le vuote affermazioni sui privilegi di qualche categoria dato che la questione non riguarda quelli che lui chiama «i privilegi» degli albergatori bensì il patto che l'amministrazione comunale ha stretto 8 anni fa con le aziende alberghiere che sono impegnate da anni non solo a fare la raccolta differenziata ma anche a ridurre la quantità di rifiuti prodotta, come testimoniano i controlli dei nostri incaricati validati dall'azienda concessionaria del servizio.
Per fare questo sarebbe bene, ma non è neppure strettamente necessario, che sia l'ATO (Ambito Territoriale Ottimale) a decidere. Basterebbe che l'assessore delegato all'ambiente si desse da fare un po' di più per applicare la delibera approvata dal Consiglio Comunale il 31 gennaio del 2000. Se non lo ricorda da solo gli ricordiamo noi che quella delibera pubblicizzata in tutta Italia prevedeva l'impegno ad un ristorno verso gli utenti che facilitavano con il loro lavoro la raccolta differenziata dei rifiuti. Vorremmo inoltre far presente che se si vuole che i cittadini collaborino non basta appellarsi ai doveri, ma bisogna applicare anche i diritti, altrimenti con i suoi appelli non andrà molto lontano. La chiave di volta della raccolta differenziata è quella di saper distinguere e differenziare anche il costo della raccolta fra chi è virtuoso e chi se ne frega.
Mentre le azioni fatte finora sono andate nella direzione contraria. Lo dimostra anche il fatto che la quota di rifiuti che si producono nel Comune di Riccione è pari a 10 quintali l'anno a persona e che la raccolta differenziata tocca appena il 30,3%. Il che significa che ogni abitante contribuisce a riempire dicariche e inceneritori con almeno 7 quintali di rifiuti.