3 ottobre 2025
Aggiornato 12:30
Nuovi sottopassi ferroviari

Chisso: «Musile liberata da passaggi a livello»

«Le infrastrutture migliorano la qualità della vita e la sicurezza e il Veneto, la Regione, mantiene gli impegni ed è sempre a fianco dei propri cittadini»

«Le opere che oggi consegniamo alla Comunità di Musile di Piave dimostrano due cose: che le infrastrutture migliorano la qualità della vita e la sicurezza e che il Veneto, la Regione, mantiene gli impegni ed è sempre a fianco dei propri cittadini, lavorando al meglio, spendendo bene i soldi che pagano in tasse, facendo ciò che serve. Lo facciamo semplicemente perché questo è il nostro dovere».

Lo ha ribadito questa mattina l’assessore regionale alle politiche della mobilità Renato Chisso, in occasione della alla «festa» inaugurale per l’apertura degli ultimi due sottopassi ferroviari (quello veicolare leggero in asse a via Bosco e quello veicolare e ciclopedonale a servizio della Strada Provinciale n. 50, via Argine S. Marco) che finalmente permetteranno di eliminare le divisioni del territorio di Musile di Piave, create oltre un secolo fa dalla ferrovia Mestre – Trieste. Ma anche quest’ultima potrà svolgere meglio la propria funzione di collegare Musile con altre comunità: Chisso ha infatti ricordato che il comune, nella frazione di Croce, avrà una propria fermata ferroviaria nel contesto del secondo stralcio del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, già finanziato e per il quale si sta portando avanti la progettazione definitiva: «i cantieri – ha confermato – saranno aperti entro il prossimo anno; è un ulteriore servizio che vogliamo dare ai nostri cittadini perché possano muoversi meglio, utilizzando un mezzo pubblico sicuro ed efficiente, per migliorare il quale la Regione sta acquistando anche nuovi moderni treni, tramite la società controllata Sistemi Territoriali».

Alle due cerimonie di apertura sono intervenuti, oltre a Chisso, il Sindaco Gianluca Forcolin, il presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia con l’assessore Paolo Gatto, il responsabile nazionale del Centro soppressione passaggi a livello di Rete Ferroviaria Italiana Nicola Tosto. I due interventi sono finalizzati alla soppressione rispettivamente del passaggio a livello al km 29+615 e di quello al km 30+355 Trieste, completando il programma finanziato anche dalla Regione per l’eliminazione delle interferenze tra strada e rotaia nel Comune veneziano. Nel novembre dello scorso anno era stato infatti inaugurato il sottopasso veicolare e ciclopedonale a servizio di via Fossetta e a marzo quello di via Croce. Questi interventi rientrano tra quelli previsti da una serie di accordi di programma sottoscritti tra Regione, Provincia ei Comuni di Quarto d’Altino, Meolo, Musile di Piave, Fossalta di Piave, Fossalta di Portogruaro e Ferrovie dello Stato per l’eliminazione di 15 passaggi a livello pubblici e 4 privati esistenti sulla linea Mestre – Trieste. Sei di questi insistevano nel territorio di Musile e la loro eliminazione ha comportato una spesa complessiva di quasi 8 milioni 130 mila euro, dei quali più di 2 milioni 142 mila a carico della Regione, quasi 4 milioni 378 mila a carico di RFI, circa un milione 351 mila a carico della Provincia e oltre 206 mila euro a carico dell’amministrazione comunale.

Il sottopasso veicolare leggero di via Bosco ha una larghezza utile di 8 metri e mezzo, con due corsie di 3,25 metri ciascuna e una pista ciclopedonale rialzata larga 2 metri. L’altezza del manufatto è di 3,6 metri. Il sottopasso a servizio di via Argine S. Marco ha comportato la realizzazione di un tratto di strada in variante al tracciato «storico» della S.P. n. 50, in precedenza sull’argine. La strada ha una sezione di 10 metri e mezzo, dei quali 3 metri e mezzo per ciascuna delle due corsie di marcia, con due banchine laterali da 1,25 metri, procede parallela alla precedente sede della provinciale e sottopassa la ferrovia ad una quarantina di metri dal passaggio a livello che viene soppresso, per ricongiungersi quindi nuovamente alla S.P. n. 50. Il sottopasso, pure della larghezza di 10 metri e mezzo, ha due corsie da 3 metri di larghezza ciascuna, una pista ciclopedonale di 2,2 metri e un’altezza utile di 5 metri.