Centro riabilitazione motoria ospedale Evangelico
Assessore Montaldo: «Servizio rinnovato e potenziato, ora serve fronte comune sulla salvaguardia dei Lea e del servizio sanitario nazionale»
«Si tratta di un bella interazione tra ASL 3 Genovese, ospedale Evangelico e Regione Liguria che ha finanziato l'opera e ha consentito il suo spostamento dal Liberti Poli nella zona di Oregina al centro città». Lo ha detto questa mattina l'assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo intervenendo all'inaugurazione del nuovo centro di riabilitazione motoria presso l'ospedale Evangelico di Genova insieme, tra gli altri, al direttore generale della ASL 3 Genovese, Renata Canini, al direttore generale dell'ospedale Evangelico, Alessio Parodi e ad alcuni parlamentari liguri . «Si tratta di un servizio di riabilitazione motoria rinnovato - ha detto Montaldo - che bene si integra con le funzioni dell'ospedale Evangelico svolte nel centro città, risultando ancora più facilmente accessibile».
«L'alienazione del Liberti Poli - ha spiegato l'assessore alla Salute della Regione Liguria - nell'ambito del programma di risanamento della sanità costituisce l'antefatto dell'apertura del nuovo polo. Ci siamo infatti posti il problema non solo del mantenimento della piastra riabilitativa, ma del suo potenziamento e del miglioramento del servizio. Tutto ciò rende pertanto giustizia dei tanti discorsi fatti sui tagli dei servizi che invece sono stati potenziati e integrati». La nuova piastra riabilitativa che si sviluppa su una superficie complessiva di 300 metri quadrati è stata finanziata dalla Regione Liguria per un ammontare complessivo di 392.000 euro.
L'assessore Montaldo si è quindi rivolto ai parlamentari presenti Mario Tullo e Claudio Gustavino rispetto alla proposta del Governo di rivedere i nuovi livelli essenziali di assistenza. «Grazie ad una battaglia condotta congiuntamente da tutte le regioni - ha sottolineato Montaldo - abbiamo salvaguardato i Lea per il 2009, resta però sul tappeto la proposta del Governo di una riduzione forte per il 2010 e al 2011 nei confronti della quale dobbiamo fare fronte comune per salvaguardare il sistema pubblico». «L'Italia - ha continuato Montaldo - non deve infatti rinunciare al suo sistema sanitario nazionale che è uno dei migliori al mondo, grazie anche ai suoi professionisti e ai servizi, in grado di garantire tutti i cittadini senza guardare la loro carta di credito».