A Costa di Trex la cerimonia di riapertura della statale di Torgiovannetto
Ospite dell’incontro Guido Bertolaso, sottosegretario di Stato insieme ai rappresentanti degli enti coinvolti
A Costa di Trex di Assisi è stata inaugurata ufficialmente, sabato 18 ottobre, la strada provinciale 249, chiusa il 15 aprile 2004, a seguito di una frana avvenuta nei pressi di una cava dismessa sul versante nord occidentale del massiccio del Subasio. La cerimonia inaugurale è avvenuta alla presenza, oltre che del sottosegretario di Stato, Guido Bertolaso, dei rappresentanti degli enti che hanno finanziato e lavorato alla realizzazione dell’opera: Claudio Ricci, sindaco di Assisi, Lamberto Bottini, assessore all’ambiente e allo sviluppo sostenibile della Regione Umbria, Massimo Bucconi, assessore alla programmazione e gestione faunistica della Provincia di Perugia, Giancarlo Picchiarelli, presidente della Comunità montana Monte Subasio e rappresentanti della Protezione civile nazionale.
All’incontro, che stato l’occasione per presentare i risultati ottenuti del punto di vista tecnico e ingegneristico, e i necessari lavori per il ripristino della viabilità, erano presenti anche molti cittadini della zona e i rappresentanti del comitato frana, nato in seguito all’incidente che ha colpito la zona e che si è dimostrato molto attivo nel seguire i lavori ed è stato motore e stimolo per le varie istituzioni coinvolte. La strada è stata riaperta secondo i tempi previsti da protocollo, alla fine del mese di agosto, mantenendo l’impegno che le istituzioni, coinvolte nel piano di intervento per la riapertura al traffico dell’infrastruttura, avevano preso con i cittadini. Un muro di contenimento in terra armata, che prolunga verso nord quello esistente, la riqualificazione della strada con banchine laterali e messa a punto di adeguati sistemi di monitoraggio, la demolizione dei volumi della ex cava con un’opera pregevole di bonifica ambientale per una infrastruttura, la cui realizzazione, per anni, ha condizionato gli abitanti della montagna, a seguito del grave movimento franoso che aveva colpito la zona e fatto chiudere la strada. Questo è quanto è stato fatto sotto la supervisione delle diverse amministrazioni competenti: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Assisi e Comunità montana Monte Subasio, che hanno istituito un tavolo tecnico e poi un comitato interistituzionale con il compito di orientare le attività necessarie per la progettazione e la realizzazione dei lavori.
Gli interventi, come detto, sono stati finanziati dalla Protezione Civile, sollecitata dal Comune di Assisi, per 2,5 milioni di euro e dalla Regione Umbria, soggetto che ha presieduto il comitato interistituzionale e che ha impegnato 1,7 milioni di euro.
Il sindaco di Assisi, Claudio Ricci ha sempre seguito l’evolversi della situazione e sollecitato subito Guido Bertolaso, dirigente della Protezione Civile nazionale, per l’erogazione dei fondi. «Per risolvere il grave problema procurato dalla frana – ha spiegato il sindaco Claudio Ricci -, sono state necessarie dinamicità e incisività. Tutte le persone coinvolte sono state spinte da un concetto di fondo e cioè dalla capacità di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di lavorare insieme e credere che i problemi si devono e si possono risolvere, come in questo caso. Ringrazio la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, la Comunità Montana Monte Subasio, i tecnici progettisti, le impresa e gli operai che hanno lavorato ed, in particolare, il Comitato Frana per il costante impegno civico volto alla risoluzione dell’annoso problema. Un ringraziamento particolare – ha concluso Claudio Ricci - va alla Protezione Civile nella persona di Guido Bertolaso che ha compreso subito il grave dissesto idrogeologico della zona, che è di particolare pregio ambientale, e ha concesso immediatamente il finanziamento dando una spinta forte alle istituzioni della nostra regione». «Sono venuto – ha spiegato Guido Bertolaso - per dimostrare la nostra gratitudine e la nostra riconoscenza a tutti quelli che hanno lavorato in questa piccola, ma importante emergenza. È noto che noi non guardiamo in faccia nessuno – ha continuato il sottosegretario di Stato -, non ci interessano i grandi numeri, ma ci interessa il disagio che può subire una comunità quando accadono fenomeni di dissesto idrogeologico che purtroppo rappresentano una grossa piaga nel nostro Paese. Si è lavorato bene, c’è stato un gioco di squadra da parte di Comune, Regione, istituzioni scientifiche e della Protezione civile nazionale e risultati si vedono. Quando si fa sistema – ha concluso Guido Bertolaso - alla fine si superano anche le difficoltà più grosse e si ottengono quelle cose concrete che i nostri cittadini chiedono».