12 ottobre 2025
Aggiornato 23:00
Sanità

Russo: «Aspetto motivazioni TAR ma indietro non si torna»

La decisione del Tar prevede di sospendere il decreto assessoriale dell’8 agosto scorso relativo alla determinazione dei tetti di spesa per le strutture specialistiche convenzionate

«Provengo da una cultura secondo la quale è fondamentale conoscere le motivazioni che stanno alla base di un provvedimento giudiziario che comunque va rispettato. Non conosco ancora il provvedimento del Tar, dai pochi elementi raccolti riteniamo che non sia in dubbio il decreto assessoriale quanto, semmai, la distorta applicazione di esso da parte di alcune aziende sanitarie locali che non hanno dato seguito alle puntuali circolari che questo assessorato ha emanato subito dopo il decreto dell’8 agosto».

Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, dopo la decisione del Tar di sospendere il decreto assessoriale dell’8 agosto scorso relativo alla determinazione dei tetti di spesa per le strutture specialistiche convenzionate.

«Sia chiaro - ha aggiunto Russo - indietro non si torna. Il tetto di spesa di 297 milioni di euro al netto del ticket non si tocca perché costituisce elemento fondamentale della programmazione finanziaria: solo attraverso il rispetto di questi basilari principi, inseriti nel piano di rientro, è possibile mettere ordine ai disastrati conti della Regione. Se invece il problema è quello di una diversa distribuzione del tetto di spesa già determinato, siamo assolutamente disponibili al dialogo con tutte quelle sigle sindacali che in modo costruttivo vorranno proporre criteri più equanimi e condivisi da parte di tutte le strutture».

«Era una richiesta - conclude l’assessore Russo - che avevo già avanzato, purtroppo inutilmente, durante le trattative sindacali. Adesso vedo che c’è più voglia di ragionare da parte dei sindacati e interpreto in modo positivo la scelta delle strutture di congelare i licenziamenti dei collaboratori, forse si è capito che l’arma del ricatto sociale non paga».