Patto europeo sull'immigrazione e sui diritti d'asilo
Presente per il ministero dell'Interno il sottosegretario Palma: «L'intesa raggiunta oggi rappresenta un grande passo in avanti»
Il Consiglio Giustizia e Affari Interni (GAI) dell'Unione Europea, riunito ieri a Bruxelles, ha dato la sua approvazione al Patto europeo sull'immigrazione e sui diritti d'asilo proposto dalla presidenza francese dell'Unione, che punta a far approvare definitivamente il testo dal vertice dei capi di Stato e di Governo che si svolgerà il 15 ottobre prossimo.
Il documento contiene regole comuni che hanno come obiettivi:
- una regolamentazione dell'immigrazione legale 'tarata' sui bisogni e le capacità di accoglienza di ogni Stato membro, per favorire l'integrazione dei migranti;
- l'inasprimento della lotta all'immigrazione clandestina, con misure che garantiscano il rimpatrio degli illegali;
- il rafforzamento dei controlli alle frontiere dell'Unione europea;
- la creazione di un partenariato globale con i Paesi di origine e di transito dei migranti.
Il patto prevede anche misure per attrarre l'immigrazione da paesi terzi di lavoratori 'altamente qualificati', misure che potrebbero essere oggetto di una proposta di direttiva.
A rappresentare l'Italia, per il ministero dell'Interno, il sottosegretario di Stato Nitto Francesco Palma, che si è dichiarato soddisfatto del lavoro svolto dal Consiglio. «L'intesa raggiunta oggi - ha detto Palma - rappresenta un grande passo in avanti, un punto equilibrato tra varie posizioni e tale da soddisfare tutti».
«E' importante - ha voluto sottolineare il sottosegretario all'Interno riferendosi al rafforzamento dei controlli - l'aspetto della solidarietà tra gli Stati, e specificamente verso quelli, come l'Italia, che rappresentano le frontiere esterne dell'Unione, le più esposte ai flussi migratori»