28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Sanità

Sandri a Tesserin su riparto fondi sanitari

«Chioggia ampiamente considerata: aumento pro capite del 3,39% e a fine anno fondi per il nuovo ospedale»

«Nel definire il riparto dei fondi per le Ullss venete, la Giunta non si è discostata da quanto concordato in quinta Commissione del Consiglio regionale nel lungo confronto che ha preceduto la delibera. Per quanto riguarda Chioggia sinceramente non capisco le recriminazioni del collega Tesserin, stante che questa Ulss ha ottenuto un incremento pro capite pari al 3,39%, il che la colloca più in alto di altre 10 aziende e cioè in piena e totale media regionale.

L’attenzione della Giunta regionale per la sanità della sesta città del Veneto è peraltro talmente alta che, come già annunciato, e da me comunicato al Sindaco, siamo pronti a procedere con la realizzazione del nuovo ospedale, il cui finanziamento scatterà con la disponibilità dei primi fondi per l’edilizia ospedaliera entro la fine di quest’anno».

Con queste parole l’Assessore regionale alla Sanità del Veneto, Sandro Sandri, risponde alla polemica innescata oggi dal Vicepresidente del Consiglio Regionale Carlo Alberto Tesserin sulla ripartizione del Fondo Sanitario Regionale 2008. «Tesserin – ricorda Sandri – ha partecipato all’ultimo incontro tenutosi in Commissione Consigliare sull’argomento, e in quella sede ha avuto modo di avere, al pari degli altri consiglieri, le tabelle che trasferivano in numeri i criteri concordati, senza aver nulla da ridire».

Nel merito dell’esclusione di Chioggia dalle aree lagunari svantaggiate, Sandri puntualizza che «la Giunta ha ritenuto di voler considerare come tale una limitata zona del Delta del Po, peraltro caratterizzata da un ampio territorio con poca popolazione, e quindi con una scarsa incidenza in termini finanziari. Credo – aggiunge Sandri – che non possa essere questo particolare aspetto l’unico sul quale misurare l’attenzione della Regione per la sanità chioggiotta che, lo ribadisco, è talmente considerata da essere una delle poche realtà regionali che potrà contare su cospicui finanziamenti per un nuovo ospedale». Sandri conclude precisando che «la delibera di riparto, come sempre, è accompagnata da numerose tabelle che, naturalmente sono pubbliche e a disposizione di chiunque. Una di queste, riassuntiva di tutte, è quella che è stata distribuita alla stampa».