30 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc

Ferrero: «Immigrati, Mantovano mi fa dire cose false»

«Sarebbe meglio s'informasse, invece di fare disinformazione»

Leggo dalle agenzie di stampa che, nel tentativo di giustificare il totale fallimento della legge Bossi-Fini sull'immigrazione, il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano oggi ha cercato di fare, nel corso di un dibattito pubblico, una grossolana e ridicola caricatura del mio pensiero e delle mie parole.

Una caricatura che non risponde al vero e che deriva da una sbagliata o, peggio, volutamente distorta interpretazione di una polemica che ebbi con il giornalista Gian Antonio Stella, sulle pagine del Corriere della Sera, due anni fa, nell'agosto del 2006. Ove mai Mantovano volesse sapere come la penso sul tema del voto agli immigrati può andarsi a rileggere le mie interviste sul tema o un libro, «Fa più rumore l'albero che cade che la foresta che cresce» (Claudiana), libro dedicato all'immigrazione e all'attvità da me svolta come ministro alla Solidarietà sociale.

Ove mai, invece, Mantovano volesse sapere in quale modo sia io che l'intera coalizione dell'allora governo Prodi volevamo superare la Bossi-Fini potrebbe andarsi a sfogliare il testo unico sull'immigrazione, meglio noto come legge Amato-Ferrero. Testo che, se mai fosse stato approvato, avrebbe risolto molti dei problemi oggi sotto gli occhi di tutti e che la Bossi-Fini, legge fallimentare e fallita, non è stata in grado e non sarà mai in grado di risolvere.

L'unica cosa che Mantovano non dovrebbe fare è far dire alle persone - avversari politici compresi - ciò che non hanno mai detto. Ma è sempre più evidente che il rispetto della verità e delle regole minime di convivenza civile non si addicono, alla destra italiana.